R. e P.

La Domenica delle Palme, il teatro Chjesia Nova di Benestare si e’ trasformato in una Gerusalemme vivente per dare vita ad una delle rappresentazioni religiose più importanti della Chiesa Cattolica : la Passione di Cristo.

Oltre trenta gli attori, i figuranti e le comparse, che hanno messo in scena i diversi momenti storico-religiosi, legati agli ultimi giorni della vita di Cristo : dall’Ultima Cena, alla Cattura, dal tradimento di Pietro, alla flagellazione per giungere poi all’epilogo della Crocifissione e alla Risurrezione. Gli spettatori, giunti numerosi anche dai paesi vicini hanno gremito il teatro per poter seguire e rivivere le ultime ore della vita di Gesù attraverso il racconto della via Crucis in un contesto ambientale unico ed evocativo. La rappresentazione religiosa voluta dalla Parrocchia Maria S.S. della Misericordia di Benestare e portata in scena dai ragazzi del teatro ha dato inizio ai riti della Settimana Santa. L’ imponenza del luogo: una chiesa del 900 mai consacrata che affaccia sul mare oggi adibita a teatro, ha ospitato personaggi, costumi e scenografie ricercate e studiate dal regista e attore Giuseppe Rocca.

Ogni scena ha ricostruito nei dettagli i momenti rievocatii della Passione di Cristo coinvolgendo lo spettatore fino a farlo sentire parte della raffigurazione storica.
Suggestive le scene della Crocifissione interpretate dal giovanissimo Francesco Macrì ,sulla croce centrale, in mezzo ai due ladroni e il pentimento e l’ impiccagione quasi realistici e commoventi di Giuda Iscariota a cura di Peppe Rocca.

Una standing ovation inaspettata nel momento in cui il parroco Don Rogobert Elangui dopo oltre tre ore di rappresentazione ha presentato al pubblico gli attori.

Tre giovani benestaresi, Vincenzo Gareffa, Matteo e Danilo Trimboli hanno spiegato in itinere, ad ogni apertura di sipario, i vari momenti dell’ intera opera teatrale suddivisa in più atti.
” Vorrei ringraziare tutti” dice ai microfoni il parroco congolese, soddisfatto della riuscita. Volevo ringraziarvi per la capacità di vivere assieme per oltre tre mesi di prove. Avete condiviso un cammino per un grande guadagno sociale di crescita. Gli incontri serali non hanno aiutato asolo a preparare la rappresentazione ma soprattutto a camminare insieme. Si può essere uniti anche se non abbiamo lo stesso pensiero. E’ un grande premio accettare le differenze. E l’avete dimostrato. Cerchiamo di vedere il positivo, il bello, il giusto”.

Don Rigobert e’ conosciuto come grande trascinatore molto seguito da tutte le generazioni.
” Sono arrivato a Benestare 13 anni fa e mi sento un po’ benestarese. Il mio sogno e” quello di vedere una comunità che sappia convivere malgrado le differenze e voi siete capaci.
Un grazie al sindaco Domenico Mantegna per la messa a disposizione del Teatro, a Peppe Rocca per aver saputo coinvolgere dal più giovane benestarese al più anziano, a chi ha lavorato dietro le quinte”
Per rendere più realistica possibile ogni scena e’ servito anche l’ ausilio di sarte e artigiani , di trucco e parrucco ad opera della giovane parrucchiera Alessia.
” Infine, continua il Sacerdote, un grazue particolare al gruppo attori per il sacrificio e la loro gratuita’ a favore della nostra sicieta’.
Esausto ma soddisfatto Giuseppe Rocca ha voluto abbracciare e ringraziare tutti gli addetti ai lavori.
” Il teatro e’ la massima espressione di una società, dice lo storico regista benestarese Rocca, e sapere che il nostro paese vanta di una struttura pubblica in grado di accogliere e promuovere le nostre tradizioni ci porta ad essere fieri.

Giusto il tempo di riposarci e poi si riparte per una nuova avventura magari una commedia che possa indurci a sorridere e far sorridere il nostro pubblico”.

Rosella Garreffa