“L’autonomia differenziata? Per come è ora questa è una riforma sbilanciata, che guarda troppo all’autonomia differenziata e poco ai diritti sociali e civili”.

Così il governatore regionale Roberto Occhiuto in un’intervista, nel quale spiega che la riforma, per come impostata “pretende di attuare un principio che la Costituzione contiene come possibilità al suo articolo 116, e non altri che invece sono indicati come un dovere. E lo stesso, peraltro, riguarda la perequazione presente all’articolo 119. Per cui, il mio punto di vista è piuttosto semplice. Attuiamo prima ciò che è doveroso e poi, anche un’istante dopo, passiamo all’autonomia differenziata”.

Occhiuto riparte proprio dalla carta costituzione che, afferma, “ci dice come i diritti sociali e civili dei cittadini, che poi sono tradotti in risorse proprio attraverso i Lep, debbono essere garantiti su tutto il territorio. Solo che oggi e all’interno della riforma di cui stiamo discutendo sono finanziati attraverso il principio ingiusto della spesa storica“.

“Cioè – precisa – vengono storicizzate le disuguaglianze tra Nord e Sud. Faccio un esempio: ipotizziamo che la città di Crotone spenda solo 100 mila euro all’anno per gli asili e Treviso un milione, anche se lo Stato l’anno successivo stanziasse più risorse ne sarebbero sempre destinate di più alla seconda“.

Il governatore sostiene poi di avere un approccio un po’ diverso rispetto ai suoi colleghi del Sud: “A me – afferma – non piace l’idea di un Mezzogiorno che gioca sempre in difesa. Dobbiamo avere la capacità di rilanciarci e anche con l’autonomia differenziata potremmo ricavarne benefici“.

“Io – ribatte – faccio sempre l’esempio dell’energia: in Calabria ne produciamo più di quanta ne consumiamo, eppure i calabresi pagano le bollette quanto gli altri italiani. Non è giusto”.

Poi annuncia che a breve incontrerà a breve un gruppo industriale che vuole impiantare in Calabriia un parco eolico off-shore grandissimo: “se io potessi dire ai cittadini che quel parco abbasserebbe direttamente le loro bollette per me sarebbe molto più semplice. In altri termini, se prima dell’autonomia otteniamo il passaggio dei finanziamenti dalla spesa storica ai fabbisogni reali, le Regioni del Sud ci guadagnerebbero”, precisa il presidene.

Terrei fuori la scuola sicuramente, su una materia come la formazione dei saperi se si dovessero creare più sistemi scolastici si aumenterebbe il divario tra Nord e Sud. Mi permetta una precisazione però. Il ministro Calderoli è sì un uomo del Nord, ma è anche un uomo molto intelligente. Ha già capito che senza chiudere il capitolo Lep e fabbisogni questa riforma è difficile che vada avanti” conclude Occhiuto che ritiene come già in legge di bilancio ci sarà l’istituzione di una cabina di regia “che ha il compito proprio di accelerare il processo di passaggio al regime dei fabbisogni”.

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