R. e P.

No pasaran! Oggi, 25 aprile 2024 più che mai la sinistra si è dimostrata antidemocratica, ha mostrato cioè il suo vero volto. L’uso strumentale di una festa che dovrebbe essere di pacificazione, patrimonio di tutto il Popolo italiano (si, ancora con la P maiuscola!) per condurre una subdola e non veritiera battaglia contro il Governo, che occorre ricordare è stato legittimamente eletto, costituisce infatti un violento attacco alla democrazia. E’ nel costume della sinistra, è vero, falsificare le cose, piegare la realtà a propri fini, ma quando questo avviene da parte delle istituzioni, sia pure locali, è fatto grave ed inquietante.

E’ quanto è avvenuto oggi a Siderno, dove il massimo rappresentante istituzionale ha ricollegato la lotta partigiana alla necessità di fare resistenza anche a quella che, secondo la vulgata sinistra, è un subdolo tentativo di instaurazione di regime, la cui evidenza consiste nella riforma della legge sull’aborto, nel premierato e chi più ne ha più ne metta. Non occorre che si smentisca passo passo l’accozzaglia di falsità di cui sopra, i cittadini ben lo sanno per fortuna e non votano questi pasdaran del diritto. E’ necessario però stigmatizzare il comportamento di chi, minoranza nel paese reale, tenta di imporre con un uso violento, distorto e strumentale delle idee altrui, le idee proprie.

Violento e distorto perché falso e privo di confronto, strumentale perché introdotto in una celebrazione pubblica che dovrebbe appartenere a tutti e non solo a loro. Oggi è una triste giornata per la Repubblica, non di unità ma di prevaricazione, costituisce il sedime della divisione e non dell’Unità della Patria. Quella unità di intenti e di pensiero che è necessaria per una Nazione evoluta e che si insegue da quasi ottanta anni. Quo uscque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?

Fratelli d’Italia
Circolo Tradizione Innovazione Siderno