L’ex parlamentare Maria Grazia Laganà non ha più né una scorta né una tutela da parte dello Stato. Potrà averla solo se esce di casa per fare la spesa o per salire in ospedale dove è il suo luogo di lavoro, ma qualora decidesse di continuare nella sua esperienza politica dovrà farlo a suo rischio e pericolo, soprattutto se esce dai confini della provincia in cui risiede. È quanto ha stabilito il ministero dell’Interno su conforme parere del prefetto di Reggio Calabria. A riportare la notizia è stato il direttore del “Corriere della Calabria”, Paolo Pollichieni, il quale ha redatto anche un durissimo editoriale nei confronti della classe politica ritenuta “senza vergogna”. In particolare, Pollichieni nel suo editoriale, ha puntato l’indice contro il ministro dell’Interno Angelino Alfano e  la Prefettura di Reggio Calabria che – si legge- “tolgono la scorta ad una ex parlamentare, componente della Commissione antimafia, vedova del vicepresidente del consiglio regionale Franco Fortugno, assolta definitivamente nei giorni scorsi perché “il fatto non sussiste” dopo che la stessa aveva rinunciato  alla prescrizione, e la assegnano,  invece, all’ex sindaco di Reggio Calabria e governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, che, dopo aver subito una condanna a sei anni di reclusione, rimanendo interessato a diverse altre inchieste, risulta  “blindato” nelle sue trasferte romane ed extra-romane nel tentativo di lanciare il suo nuovo soggetto politico.

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