Tutti in attesa del nuovo possibile cambio dei colori delle regioni che scatta domani: come ogni venerdì la cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni analizzerà i dati settimanali e fornirà al ministro della Salute Roberto Speranza il report da cui le relative ordinanze. Pochi cambi previsti, dopo il pieno di regioni gialle la scorsa settimana. Si tratta del primo cambio di colori dopo la parziale riapertura del 26 aprile (qui il calendario), che ha dato un po’ di fiato agli italiani stressati dalle restrizioni causa Covid. Vediamo la situazione attuale e i possibili cambi, ricordando che servono almeno 14 giorni con dati migliori per sperare in un passaggio di fascia più clemente.
Le regioni gialle e arancioni
Dovrebbero essere confermate, dopo una settimana di ulteriore seppur lenta discesa dei contagi, tutte le regioni in giallo: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA Bolzano, PA Trento, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto.
Al momento le cinque regioni in arancione sono invece Basilicata (rischio moderato, incidenza settimanale 201 casi per centomila abitanti), Calabria (rischio alto, incidenza 152), Sicilia (rischio moderato, incidenza 175), Valle d’Aosta (rischio moderato, incidenza 227) e Puglia, a lungo in bilico, che paga il rischio moderato e soprattutto un’incidenza a 231.