Urge abbattere la barriera della burocrazia, per costruire il ponte della cura del territorio di Calabria. Un problema mai risolto,che viene trascinato ,di piu’ dei detriti che la fiumara ALLARO, ha trascinato a valle nei vari alluvioni che si sono susseguiti dal 2015 al 2017. Siamo a Caulonia Marina, nell’entrata nord, città metropolitana di Reggio Calabria, che di questa zona distante circa 120 km , ne fa una periferia abbandonata e degradata.Ponte che attraversa la fiumara Allaro , che crollo’per meta’ 962 giorni fa, nell’ alluvione del 2015, a ridosso della festa di Ognissanti, si istitui il senso unico alternato regolato da impianto semaforico, in attesa degli interventi dell’ANAS, sono susseguiti tanti proclami ministeriali, che bandivano di porre rimedio risolvendo il problema, tanti appelli civici , politici, come l’ultimo dei sindaci della Locride, che hanno manifestato per protestare a questo stato d’immobilismo che penalizza questa zona, più di quanto non lo sia per identità consolidata.Oggi allo stato attuale , anche la seconda carreggiata, si e’ inclinata ,si è abbassata,ulteriormente. Occorre reagire a questo immobilismo, evitiamo con i fatti, di raggiungere l’isolamento anche reale , nella comunicazione e viabilita’ , dopo aver ottenuto da tutti i governi susseguitesi, quella politica , quell’isolamento nel tenerci fuori dallo sviluppo territoriale, turistico , produttivo e agricolo.Evitiamo d’isolarci sulla costa jonica e di scollegarci da quella tirrenica, visto che questa arteria S.S. 106 (ferita a Caulonia) in questo ponte, rischia di svenare nell’esasperazione , nel disservizio , nell’abbandono indegno di questa zona di Calabria, non solo rimanendo isolati , ma anche mettendo a rischio la sicurezza della salute pubblica, visto che a Locri, esiste un ospedale, che serve un bacino di utenza fino almeno a Monasterace, comune estremo dalla città metropolitana di Reggio Calabria ed al confine con la provincia di Catanzaro. Governo precedente assente, come una “matrigna” che non cura tutti i suoi figli, allo stesso modo, vedendo e constatando che per altre zone della Calabria, ha garantito l’immediato intervento risolvendo i problemi di danni a infrastrutture di viabilità e trasporti , ne e’ la prova della linea ferroviaria di Ferruzzano che testimonia inequivocabilmente la celerità governativa.Certamente non essendo dei tecnici, carpiamo dalla stampa che le difficoltà ci siano, nel sotto letto del fiume Allaro, ma certo , prima di aspettarci , scongiurando dei crolli inesorabili e irrispettosi verso i contribuenti locridei calabresi, reagiamo e manifestiamo il nostro dissenso e la nostra indignazione , in questo palese abbandono di questa zone, che stanno diventando sommerse anche di fatto , dopo esserle da sempre a livello economico e sociale. La politica regionale dov’e’, nelle parate antecedenti alle consultazioni elettorali? L’arrivo del Presidente Mattarella , a fine gennaio 2016 , che ha sorvolato la zona , e’ stata cieca? Il Presidente del Consiglio Renzi, che si e’ degnato di passare solo con il treno , sulla locride, non poteva fermarsi alla stazione di Caulonia?Possibile, che si debba aspettare un crollo , avendo un ponte a rischio ,con il senso unico alternato su una E90- S.S.106, arteria di rilevante importanza? Perchè ,non progettare un ponte a campata , visto che la distanza di certo non e’ quella dello stretto di Messina? La volontà politica manca o manca l’intenzione di investire in sicurezza in questa zona? Tante domande , senza risposte, come tante attese , senza risoluzione dei problemi, che la gente di queste latitudini , ormai ne ha fatto una normalita’, sapendo bene che tutto questo che quotidianamente vive , e’ solo frutto dell’abbandono e del menefreghismo, di una terra che aspetta decreti e risorse, promesse e non date , che ne compromettono sempre più la civile e dignitosa vita in questi luoghi ricchi nel suo territorio e povero nella concretezza di tenerle cura. Diffondete hashtag #sosponteallaro #trasparenzacalabreseinrete 25.6.2018 Gianpiero Taverniti