E’ ufficiale, a fine settembre, inizieranno finalmente i lavori per la messa in sicurezza della Galleria della Limina e della Strada di Grande comunicazione Jonio-Tirreno. I lavori comprendono manutenzione straordinaria, per il rifacimento della pavimentazione drenante, in tratti saltuari della strada statale 682 “Jonio – Tirreno”, dal km 0,000 e il km 42,300. L’importo complessivo dell’appalto è di oltre 1,8 milioni di euro. Il termine per l’esecuzione dei lavori è di 300 giorni dalla data del verbale di consegna. Aperta al traffico il 14 Febbraio del 1990 ha rappresentato, per tutti questi anni, un’arteria strategica di collegamento tra locride e piana di Gioia Tauro, con volumi di traffico da fare invidia alle più grosse arterie italiane. Sembrerebbe che la durata prevista per i lavori è di un anno, e che la strada sarà chiusa al traffico. Il progetto dell’Anas prevede  la sistemazione dell’asfalto e di alcuni guard rail nella parte jonica, e la messa in sicurezza della Galleria del valico Limina, che ricordiamo è lunga piu’ di 3 kilometri. Una galleria che versa in uno stato di abbandono da anni, in balia di infiltrazioni d’acqua, caduta di pezzi di intonaco, aereatori che non funzionano, uscite di sicurezza in stato precario ed illuminazione vetusta ed insufficiente. Galleria tristemente famosa per l’alto numero di incidenti stradali, dove dalla sua apertura al traffico, ci hanno rimesso la vita diverse decine di persone. La chiusura al traffico dell’arteria per un tempo così prolungato potrebbe danneggiare gravemente non solo le migliaia di pendolari che ogni giorno la utilizzano, ma anche l’economia del territorio, già fragile a causa della grave crisi. L’auspicio è che i lavori vengano fatti solo di notte, garantendo così il traffico di giorno. pensiamo sarebbe una soluzione percorribile. In questa direzione sembra si siano impegnati i Sindaci di Cinquefrondi e di Mammola che, essendo coinvolti dal punto di vista territoriale, stanno incalzando i vertici dell’Anas ad adottare questa soluzione. Anche se bisogna evidenziare che i lavori in notturna, farebbero lievitare notevolmente i costi della manodopera.

GIUSEPPE MAZZAFERRO

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