Il professor Leggio ha raccontato ai microfoni dei giornalisti: “Quando durante la visita gli ho domandato se stesse bene e avesse bisogno di qualcosa, mi ha fatto avvicinare con un cenno e senza esitazione, dopo un’odissea che l’ha portato ad un passo dalla morte, mi ha riferito il suo desiderio più grande”.

Nonostante la stanchezza e le mille preoccupazioni, a fine turno il dottor Leggio non ha dimenticato le parole del suo paziente ed ha approfittato del poco tempo disponibile per recarsi nel supermercato più vicino all’ospedale per comprare non solo il tanto desiderato ghiacciolo, ma anche cornetti e gelati per tutti i pazienti e il personale ospedaliero: “Era il minimo che potessi fare. Il Coronavirus ci ha insegnato l’importanza dei gesti più semplici. E di fronte alla morte, anche mangiare un gelato assume tutto un altro significato”
Fonte: Piemontetopnews.it