di Francesco Marrapodi
Non è un ragazzo qualunque. È un’onda d’urto che investe il silenzio, un cuore nobile che batte al ritmo selvaggio della Calabria. È CamilWay – all’anagrafe Camillo Perini – che, con la sua voce intrisa di orgoglio e calabresità, sta riscrivendo le regole del rap italiano.
Le sue non sono solo rime, sono lame affilate che tagliano l’aria e la coscienza. Il suo flow? Un terremoto di musica e di canto che parte orgogliosamente da Crotone e arriva dritto al cuore di chi lo ascolta. E quando canta in dialetto, lo fa senza mezzi termini, con un coraggio che non si pone limiti, provocatorio verrebbe quasi da dire, un coraggio che sa di Calabria, di sangue e verità. Amico e collaboratore di Antonio Londino (altro colosso della musica folk calabrese) CamilWay sta diventando la voce ribelle del Mezzogiorno allo zenit. Si tratta di una voce fervida, che non si piega; la voce di un popolo che ha imparato a camminare sotto l’asfalto bollente senza scottarsi i piedi.
La sua hit “Benvenuti in Calabria” è molto più di una canzone: è un manifesto. Un urlo d’orgoglio, un abbraccio che spacca il petto, un invito irresistibile a guardare la Calabria con occhi diversi, gli occhi dell’anima. E quando lo ascolti dire “benvenuto ‘NTA Calabria” con quella cadenza dialettale, ruvida e fiera che ti arriva addosso come uno tsunami: ti scuoti, ti risvegli, ti senti rinascere. Ma CamilWay non è solo tutto quanto finora detto. È molto di più. È energia, è entusiasmo, è anima che brucia.
Purtroppo lo scorso anno, il destino l’ha messo al tappeto: un terribile incidente stradale gli ha portato via l’amico fraterno Ferruccio e gli ha lasciato ferite profonde, dentro e fuori. Poteva fermarsi. Ma ha scelto la via più difficile: quella della rinascita. Oggi, ogni suo verso è intriso di quella catastrofica notte, ma anche della luce che ne è nata. Camillo ha saputo trasformare il dolore in arte, la perdita in combustibile creativo. Oggi non è solo un rapper: è una stella tutta calabrese, è la Calabria stessa, è il frutto di un lembo di terra preziosa che resiste ad ogni forma di tempesta, e rappresenta la Calabria del rap, come una luce che splende per chi ha bisogno di forza, identità, riscatto. CamilWay è il macro sudore della nostra terra, è il nostro idolo nell’arte e nella battaglia per il nostro riscatto identitario. Insomma, Camillo è un fuoco ardente; e, da quel fuoco, c’è lo sentiamo, stanno per nascere altri inestinguibili incendi.
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