“Ho chiamato Occhiuto e gli ho fatto i complimenti. È stata una battaglia intensa, vera, difficile”.
Così Pasquale Tridico commenta il recente esito della competizione politica in Calabria, sottolineando la complessità della sfida e il valore del confronto democratico.
“Abbiamo girato 120 paesi – ha detto – registrando un grido di dolore che viene dai territori. La politica deve ascoltare e dare risposte concrete”.
Secondo l’ex presidente dell’INPS e figura di riferimento per una parte del centrosinistra, la sfida non si chiude con il voto. Al contrario, è proprio adesso che inizia la parte più difficile: quella del cambiamento reale.
“Non bisogna avere paura di fare proposte radicali – ha aggiunto – soprattutto quando queste proposte puntano a un maggiore intervento pubblico nell’economia. Serve una strategia di politica industriale che guardi al futuro e sia capace di coinvolgere lo Stato e la Regione in modo più deciso”.
Tridico pone l’accento sulla necessità di rafforzare l’idea che lo sviluppo in Calabria non può più essere rimandato né affidato al solo mercato.
“Sta a noi – ha affermato – costruire e sostenere una visione in cui la Calabria diventa protagonista attraverso un intervento pubblico forte, mirato, strategico. Sviluppo non vuol dire solo infrastrutture, ma anche formazione, innovazione e lavoro stabile”.
Infine, un messaggio diretto al suo campo politico: “Il centrosinistra deve essere ancora più forte e più chiaro. Serve coerenza, visione e coraggio. Non possiamo permetterci ambiguità né timidezze. Dobbiamo essere la voce di chi chiede cambiamento, giustizia sociale, dignità”.
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