Lascia veramente attoniti la notizia del tragico incidente stradale in cui, a Piacenza, hanno perso la vita Giovanni Speranza e Francesca Pizzi spezzati nel fiore degli anni. Uniti nella vita, uniti nella passione per l’archeologia, uniti nel destino che li ha strappati al mondo in modo cosi’ drammatico. L’intera Amministrazione Comunale, a partire dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, e’ vicina alle famiglie Speranza e Pizzi ed esprime il piu’ sentito cordoglio ai congiunti dei due sfortunati studiosi che non avevano reciso le radici che li tenevano legati a Taurianova e alla Calabria.
PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE – IL SINDACO ROY BIASI
IL RICORDO DI NINO SPIRLI’
Il lutto è uno spartiacque fra prima e dopo. Il lutto è il sipario che divide la Terra dal Cielo, attraverso la morte del corpo. Il lutto è umano, e non divino.
È l’urlo silenzioso e pur tonante dell’Umanità tradita da Adamo ed Eva, che hanno preferito la fine dell’Eden alla Compagnia del Creatore.
Il lutto è familiare.
Personale, addirittura.
E, se mai si potesse, sarebbe solo della parte umana di ciascuno di noi, e non dell’Anima, che continua ad appartenere al Signore.
Per questo, chi crede ed è fedele alla Parola, non dovrebbe sentirlo, il lutto.
Ma, quando ad attraversare il velo del mondo a fianco sono due Persone umanamente e divinamente Eccezionali, Eccellenti, il lutto è l’unico sfogo per il sentimento dell’Assenza fisica.
In queste ore drammatiche per i Loro Genitori, Fratelli, Sorelle, Nipotini, la morte di Giovanni e Francesca ci ha devastati tutti.
Perché la fine ha coinciso con il Loro inizio bello e sudato nella nuova Casa, col Lavoro assicurato e giusto per le Loro rispettive competenze.
Francesca e Giovanni sono due Archeologi, due Artisti, due Letterati, due Professionisti. Eccellenze che, come spesso accade, la Calabria ha perso. Due volte.
Costretti a trasferirsi al Nord per nobilitare e dare dignità ad anni di studi e sacrifici personali e familiari, i Ragazzi non mancavano di tornare costantemente in questa Terra che amavano in modo viscerale.
Non sapremo mai cosa sia successo quella mattina. Sappiamo che sono tornati alla Casa Infinita, fra le Sante braccia di Maria e di Gesù, insieme. Come insieme avevano portato avanti le lotte drammatiche di questi anni e le gioie stentate che si costruivano istante dopo istante.
Cosa rimane di Loro?
Molto! TANTISSIMO!
Fra l’altro, una voce dolcissima, di Entrambi; una delicatezza infinita, di Entrambi; un’educazione quasi fuori moda, di Entarmbi. Una serenità angelica, di Entrambi.
Dio Li ha voluti a fianco a Sé per chissà quale importante progetto, incarico, lavoro…
Dio benedica sempre il Loro Ricordo.
Noi preghiamo questi due giovanissimi Santi moderni
Foto gazzettadelsud.it