GROTTERIA – Si è purtroppo conclusa nel peggiore dei modi la vicenda della scomparsa di Pasquale Catalano, l’uomo di 94 anni che da quattro giorni mancava dalla sua abitazione in contrada Marmora, nel comune di Grotteria. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nella mattinata di oggi in località Catalisano, a circa tre chilometri dalla sua abitazione, riverso in un dirupo, in una zona impervia e difficilmente accessibile.

A individuare il corpo è stato un finanziere del soccorso alpino, impegnato nelle ricerche insieme a Carabinieri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e volontari. Il ritrovamento ha messo fine a quattro giorni di angoscia e speranza, alimentata dalla grande mobilitazione che ha coinvolto l’intero comprensorio.

Pasquale Catalano viveva da solo. Le sue due figlie, residenti al Nord – una a Como, l’altra a Bergamo – avevano immediatamente allertato le autorità dopo non essere più riuscite a mettersi in contatto con lui. Le operazioni di ricerca sono state coordinate dal Capitano Sanfilippo, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Roccella Jonica, con il coinvolgimento di numerose unità operative sul campo.

Un ruolo fondamentale è stato svolto dall’associazione di volontariato VII COORTE AIB ODV, con sede operativa a Roccella Jonica e presieduta da Pino Calautti. L’associazione ha messo in campo venti volontari, tra cui due psicologhe, garantendo presenza costante, supporto umano e logistica durante tutta la fase delle ricerche.

Il dolore per la notizia ha scosso profondamente la comunità. Dopo giorni di silenzio e apprensione, la scoperta della salma in un’area impervia fa pensare a una caduta accidentale: l’anziano potrebbe aver perso l’orientamento e smarrito la strada, finendo in un punto da cui non è più riuscito a risalire.

Ora il pensiero va alle figlie, ai familiari e a tutti coloro che hanno sperato in un esito diverso. Il territorio della Locride, ancora una volta, ha mostrato il volto della solidarietà e dell’impegno civico, con decine di persone accorse per cercare un uomo che, nonostante l’età era ancora parte viva della sua comunità.

GIUSEPPE MAZZAFERRO- TELEMIA.IT