Ricoprirebbe un ruolo predominante la ndrangheta nel mercato della droga canadese. E’ quanto emerge con lampante evidenza dalle indagini, durate per ben due anni,  condotte dalla polizia di Toronto che nella mattinata di ieri ha fermato 19 persone riconducibili alla presunta cosca Ursino della Jonica reggina. Il blitz “Operation- Ophoenix” ha visto l’impiego di oltre 260 agenti. Gli investigatori americani avrebbero identificato diverse cellule criminali della ‘Ndrangheta eseguendo più di 25 ordini di ricerca culminati nel blitz ed eseguiti nella grande area di Toronto, dove si ritiene gravitino la maggior parte degli appartenenti alla consorteria calabrese. Le indagini rivelerebbero diversi e specifici crimini, in particolar modo l’importazione ed il traffico di droga e armi. Ad essere contestata è, inoltre, anche l’estorsione. La Royal Canadian Police pare non avere dubbi a capo dell’organizzazione vi sarebbe stato Giuseppe Ursino, 62 anni.  A finire in manette anche Diego Serrano, 66, considerato importante pedina del gruppo criminale; Marco Maone, 32, Toronto; Cosmin Dracea, 38, Toronto; Jorden Kolman, 50, Richmond Hill; Zarko Djokic, 30, Toronto; Adnan Mursel, 31, Toronto; Nicodemo Barbaro, 58, North York; Giuseppe Scordo, 45, Vaughan; Anthony Persaud, 26, Toronto; Glenn Forde, 47, Aurora; Antonio Agresta, 43, Hamilton; Adam D’andrea, 58, Hamilton; Carlo Fazzari, 41, Hamilton; Giuseppe Nesci, 58, Woodbridge; Demetre Papadopoulos, 63, Aurora; Richard Avenes, 44, North York; Antonio Mediati, 66, Oakville; Syedmeysam Mir, 35. Sequestrati durante i raid tre armi da fuoco, 8,5 kg di marihuana ed una elevata quantità di denaro. “Siamo pronti a debellare ogni tipo d’impresa criminale che in Canada cerca di corrompere l’intero sistema” ha riferito la Polizia. Stando a quanto emerso, inoltre, pare proprio che l’indagine intrapresa avrà presto nuovi più ampi risvolti.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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