Ormai , e’ diventata cronica, la situazione dei trasporti ferroviari nel sud Italia, logicamente tocca in pieno la nostra terra di Calabria, che vede una costa jonica orfana di treni a lunga percorrenza da almeno 13 14 anni, abbiamo ascoltato tanti proclami, promesse, ma abbiamo solo assistito a vere e proprie fallimentari presenze alla presentazione del piano trasporti, che anno dopo anno ci ha ridotto i collegamenti, ci ha scollegato dal resto della nazione e per una regione e area jonica sommersa a livello sociale, economico e infrastrutturale, e’ stato l’atto finale, che si accoppia all’inesistenza di accessi autostradali e a una S.S. 106 Jonica A DIR POCO SCANDALOSA, Ops ops correggo FORTEMENTE PERICOLOSA, visto le vittime
che anno dopo anno con la sua insicurezza ci “dona”, certamente anche alla sfrenata e all’incauta voglia di velocità, che peggiora questa triste statistica , sull’arteria battezzata “LA STRADA DELLA MORTE”.
Che dire, si assistono a girotondi a proteste lodevoli di tanti cittadini attivi, ma purtroppo le volontà e gli investimenti in tratte nuove toccano altre zone d’Italia, leggere l’articolo del 04 maggio 2019 , sul sito di anglosassone The Guardian
dove si denota una satira classica anglosassone , vera, dove si descrive “””la zona sud del paese Italia, come zona scollegata e molto lenta, dove non ci si pone il problema di perdere il treno o il problema di guardare l’orologio per aspettarlo, tanto non ne passano, ci si può godere tranquillamente la bellezza della terra del paesaggio e godersi un sole cocente , in canottiera,pantaloncini e sandali, in massima tranquillità’”””””E’ questo il nocciolo che scrive l’autore del pezzo TIM PARKS, che magistralmente dipinge la situazione trasporti ferroviari in Calabria, per quanto ci riguarda, anzi dovremmo ringraziarlo che nel suo pezzo dipinge la bellezza della nostra Calabria, non denigrandola visto i disagi che si affrontano a visitarla da turisti o da giornalisti nel suo caso.Tema attualissimo, che ha peggiorato le condizioni di questa regione e più capillarmente lo sviluppo di questa costa jonica, che rispetto alla cugina tirrenica e’ rimasta indietro tantissimo nello sviluppo e nell’evolversi a livello infrastrutturale , economico e sociale.Oggi vediamo stazioni abbandonate, sporche , frequentate da prostitute e pusher che le rendono insicure e indecorose, mentre un tempo nelle stazioni, esisteva un altra cittadina, con la presenza di tanti treni che andavano e venivano, un bar dove si ritrovavano amici e parenti di emigranti e viaggiatori , la presenza del personale della ferrovia nelle biglietterie e nel deposito merci rendeva forte la presenza della Ferrovia vera dello Stato , che e’ stata spolpata e consegnata in mano di azionisti privati che giustamente hanno investito in altre zone d’Italia, dove la veloce resa e’ meno faticosa a riscuotere gli utili, facendo cosi inevitabilmente si sono create disparità di servizi ,incrementando il trasporto su gomma, sia per viaggiatori in regione che per quelli per il resto d’Italia, aumentando cosi insicurezza e inquinamento . AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA, sempre che riescano lentamente a spostarsi per arrivare da queste parti , visto che stanno emigrando tutti ,per poter vedere a che punto sarà arrivata l’alta velocità ,la linea elettrificata , la metropolitana di superficie o la megagalattica e super moderna autostrada del mare, con annessi gli utopici porti turistici sulla costa jonica meridionale. Buon viaggio internauti, visto che da queste parti solo su internet possiamo viaggiare, per le linee di collegamenti , non abbiamo fretta , nel frattempo ci possiamo unire al giornalista anglosassone nella meravigliosa e tranquilla passeggiata in mezzo a questa natura incredibilmente incompresa e non sfruttata per quello che potrebbe dignitosamente produrre,oltre che a degli ottimi frutti a km zero…..
Gianpiero Taverniti- https://trasparenzacalabrese.it