Nell’ultimo giorno del 2021,dove questo covid comincia a minacciare con una variante che ha maggiore forza di diffusione, ma di fatto a detto dei virologi esperti,risulterebbe essere meno aggressiva. in una sorta di “chiaroscuro sociale “che porta tutti a cercare la festa, la serenità alla luce della felicità , dove esiste un certo scuro minacciato dal virus di tutti i secoli ,il covid-19.
Nella sila catanzarese, nella patria del grande maestro Mattia Preti ,nel cuore del borgo della cittadina dell’artista del chiaroscuro pittorico, troviamo il complesso monumentale di San Domenico. La possiamo definire una sorta di pinacoteca religiosa,una chiesa quella di San Domenico , perennemente “addobbata”con le opere d’arte del Cavaliere calabrese che sembra volerci condurre a pensare positivo in questo” chiaroscuro” che ha visto anche Taverna divenire zona rossa per diversi contagi negli ultimi giorni.

Un borgo decorato a festa ,con luminarie alberi di Natale e presepi bellissimi ,ci accoglie in piazza del popolo ad entrare nella chiesa che positivamente ci ammutolisce,davanti a così tanta bellezza artistica pittorica che il grande Cavaliere calabrese ha voluto donare alla sua città natale.

Siamo presi, in una sorta di ping pong tra le due navate ,dal Martirio di San Sebastiano, alla Crocifissione, alla splendida della Madonna della Purità ,
al miracolo del Santo Patrono della Calabria San Francesco di Paola per continuare con un ricchissimo dipinto del Redentore Infante.Il clou nell’opera della predica di San Giovanni Battista, dove scorge un ritratto,un selfie moderno del Mattia Preti che ha voluto firmare con la sua immagine una delle sue più importanti opere. Siamo davanti ad una delle più belle e ricche chiese d’Italia , arricchite da dipinti ,affreschi e stucchi ,ornati di pregio e valenza artistica di rilevante importanza.
Dopo il ping pong artistico,ci blocchiamo davanti all’altare, con il suo Cristo Fulminante, dove un Santo bambino, dona quella spiritualità
del Santo Natale appena trascorso.C’è poco da dire, dentro una chiesa-pinacoteca di culto che accoppiata al ricco museo civico adiacente ,di fatto compone un centro artistico culturale fra i più importanti d’Italia che va visitato ed ammirato, non solo dagli esperti ma anche da tanti appassionati che si stanno avvicinando
al Cavaliere calabrese, sua maestà Mattia Preti ,lo stesso cavaliere
che dovrà condurci in questo galoppo di rinascita e ripresa,allo spesso modo di come fece nel Rinascimento Italiano ,tra Taverna, Roma, Napoli, Modena e Malta quando viaggiava con le sue opere pregevoli e con il suo parallelismo con il grande Caravaggio suo caro amico che conoscette a Malta.
Un buon anno a tutti,dalla “rossa covid” Taverna ,con l’auspicio migliore che al più presto possa alzare il disco verde della tranquillità, della serenità e della rinascita storico-artistico e culturale donandoci quella spinta verso il 2022 che ormai bussa alla porta del cuore di ognuno di noi,quella spinta di ripresa socio economica e sanitaria,miglior dipinto nella pinacoteca di ognuno di noi,dove tutti possano vivere vicini sereni ,dipingendosi
al meglio la loro opera d’arte più bella, la loro vita.

Gianpiero Taverniti