Nella Sila catanzarese, nella patria del grande Mattia Preti, nel cuore del borgo, adiacente al complesso monumentale di S. Domenico, vera e propria galleria d’arte immersa nel culto, delle funzioni religiose, troviamo l’antico refettorio che ospita l’importante museo civico di Taverna e nella sala mostre , in un forte mix artistico ed etnico, dal 23 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022, è esposta la personale di pittura dell’artista calabrese Cettina Mazzei.

 

Una mostra di opere che ci donano la rappresentazione artistica della cultura , dell’etnia arbereshe che arricchisce questa regione, quella sorta di valore aggiunto che si integra nel già nutrito mix , intreccio di culture che hanno omaggiato questa terra di opere d’arte, lingue, influenze sui dialetti e di minoranze linguistiche che ancora in alcune zone della Calabria si conservano, si tramandano di fatto e in questo caso con la pittura si valorizzano,rafforzandosie mostrandoci dei colori, dei volti , degli usi e costumi che la cultura arbereshe, albanesi di Calabria , nella loro forte identità posseggono. Un pensiero e un ringraziamento a questa artista di Caraffa che attraverso queste vere e proprie opere d’arte , difende e rafforza queste ricchezze culturali storiche e artistiche che il mondo arbereshe ci regala e che da buon calabresi dovremmo farne sempre più tesoro distintivo , da fregiare nello scrigno turistico che un giorno dovremo saper esporre nella gioielleria del turista che sempre più cerca brillanti autentici e veri da indossare , nel relax e nella permanenza durante le ferie e che le resteranno sempre impressi nella memoria , potendoli tramandare ad altri potenziali turisti che saranno incuriositi da questa minoranza etnica arbereshe che al pari di quella grecanica e di quella occitana, arricchiscono quel paniere , alimentando la preziosa lucentezza dell’interesse del visitatore , verso la nostra Calabria.

 

Non rimane che visitare questa mostra pittorica , approfittando di trascorrere una giornata immersi nella pittura e nell’arte che da queste parti è arricchita dal Cavaliere Calabrese, sua Maestà Mattia Preti , discepolo caravaggiano che del chiaroscuro diede lustro alle sue strepitose opere che ormai sono riconosciute in tutto il panorama artistico e pittorico nazionale e internazionale, quindi non resta che immergersi nel “mare ” artistico fra gli incontaminati monti della Sila catanzarese che ci donano , salutare ossigeno culturale , ideale per rinfrescare ed aprire le menti verso il positivo e il costruttivo del futuro che arriverà- Buona visione e uniamoci sempre più nel mix artistico e etnico di un popolo che nella sua forte identità culturale , ha la fortuna di poter attaccare all’occhiello della propria giacca, tre brillanti identitari etnici che poche regioni in Europa possono fregiarsene.
Gianpiero Taverniti