Pennetti ha poi auspicato che la riforma dell’autonomia differenziata “non si traduca in un ulteriore allargamento dei divari tra territori, ovviamente non compete a me dare giudizi di merito ma questo rischio va evitato”.
Aumento dei ricorsi a fronte di una carenza di personale sempre pesante. Sono questi i punti essenziali che il presidente del Tar Calabria, Giancarlo Pennetti, ha evidenziato illustrando in una conferenza stampa la relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa a Catanzaro.
In particolare dalla relazione emerge che dal 2022 al 2023 il numero di ricorsi e’ passato da 1.690 a 1.914. L’incremento ha riguardato principalmente, rispetto al 2022, le materie della sanita’ (45 ricorsi in piu’), appalti (39 in piu’), stranieri (31 ricorsi in piu’), armi (17 in piu’), edilizia e urbanistica (17 in piu’), espropriazioni per pubblica utilita’ (17 in piu’), ordinanze contingibili e urgenti (13 in piu’).
Emergono anche il deposito, nel corso del 2023, di 24 ricorsi riferibili ai finanziamenti del Pnrr, tredici dei quali aventi a oggetto procedure di gara d’appalto, e un decremento dei ricorsi in materia di interdittive antimafia. Pennetti ha poi evidenziato il dato della pesante scopertura del Tar Calabria, con solo 8 magistrati in servizio sui 12 previsti nella pianta organica: “Una situazione sempre piu’ insostenibile, per questo – ha aggiunto Pennetti – rilancio un pressante appello al nostro organo di autogoverno. Noi svolgiamo un servizio essenziale e se non siamo messi nelle condizioni di dare risposte di giustizia ai cittadini, c’e’ il rischio che questi si rivolgano sempre piu’ ai poteri criminali. Bisogna infatti tenere assolutamente conto – ha osservato il presidente del Tar Calabria – dei fattori di contesto che rendono questo territorio piu’ complesso di altri”.