Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è appena atterrato all’aeroporto di Crotone, dove ha incontrato il governatore Roberto Occhiuto. Il titola del Viminale – giunto assieme alla sottosegretaria Wanda Ferro – aveva preannunciato, nel corso della mattinata, di voler effettuare una visita simbolica sul luogo della strage, a Steccato di Cutro, dove questa mattina sono morte almeno una sessantina di migranti  a seguito di un naufragio.

Al momento le operazioni di ricerca in mare sono ancora in corso: i Vigili del Fuoco, come le altre forze dell’ordine e volontari intervenuti, si trovano ancora in zona per cercare eventali dispersi o corpi oramai senza vita, in quanto non vi è certezza sul numero di persone che erano a bordo dell’imbarcazione naufragata.

Il Ministro, dopo la visita sul posto della sciagura, è atteso presso la Prefettura cittadina, dove è stato attivato il Centro di Coordinamento dei Soccorsi sin dalle prime luci dell’alba.

Sempre Piantedosi questa mattina aveva commentato l’accaduto definendolo come “una tragedia immane” che dimostrerebbe a suo dire l’assoluta necessità di contrastare “con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive”, nonché di un evento che lo ha addolorato profondamente imponendo “il profondo cordoglio per le vite umane spezzate”.

Un dolore e cordoglio condiviso anche dalla premier Giorgia Meloni, sempre stamani, che ha parlato anche lei dell’impegno del suo governo per “impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie”, garantendo la volontà di continuare su questa linea “anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”, ha precisato la premier.

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