La risposta del sindaco di Stilo all’interrogazione del capogruppo di minoranza (FI), Vincenzo Marulla, che chiedeva lumi su dove fosse finita la lastra in marmo dedicata a Matteotti nell’omonima piazza, sembrava avesse chiarito la vicenda. Marulla, invece, tuona e riparte alla carica. <<Il sindaco Miriello – esordisce – polemico e spigoloso, è bene che prenda atto di essere arrivato al capolinea.

Preliminarmente dico al sindaco che non sono abituato a fare denunce  ma, nella qualità di consigliere comunale di minoranza, a presentare interrogazioni, mozioni e quant’altro rientra nelle prerogative previste e consentite dalla legge.

È bene che su questo argomento taccia, diversamente dovrò ripercorrere trenta anni di attività politica per meglio esplicare tutte le vicende che lo hanno interessato negativamente.

Il sindaco afferma, sulla Gazzetta del Sud, che la vicenda si sgonfia, poiché in seguito ad accertamenti effettuati dal Comando Vigili Urbani la targa é stata ritrovata e quanto prima sarà ricollocata nell’omonima piazza, previa deliberazione dell’ufficio tecnico tirando in ballo, per l’ennesima volta, l’ex dirigente dell’U.T.C., geometra Alfonso Marulla.

Al sindaco comunico solo che la vicenda non si é assolutamente sgonfiata, ma corre il rischio reale che potrebbe lievitare ed assumere altri contorni, se non gestita bene.

Il signor Coniglio Giorgio, dichiara di detenere, sine titulo, la targa in questione da cinque anni cioè dal 2010, anno in cui ha effettuato lavori di rifacimento della facciata su un immobile di sua proprietà, dopo aver notiziato il competente ufficio tecnico, allora diretto da Alfonso Marulla.

Il sindaco afferma, invece, che all’epoca dei fatti non rivestiva tale carica, ma io cerco di supportarlo ricordandogli che guida ininterrottamente l’Amministrazione comunale sin dal 2006.

Cercare di giustificare l’inefficienza e l’inettitudine propria chiamando spesso in causa il geometra Marulla, oramai in pensione da circa quattro anni, nella speranza di poter frenare la mia attività amministrativa di consigliere é completamente assurdo. Bisognava, semmai, raccordarsi assieme al signor Coniglio sulla versione dei fatti. La discrasia temporale é evidente.

Ricordo pure al sindaco che, in una seduta di Consiglio comunale svoltasi nel mese di maggio scorso, sulla discussione di una mia mozione presentata sulla gestione dell’U.T.C. dissi chiaramente che tutti gli uffici pubblici hanno una loro continuità, prescindendo dalle assenze e/o pensionamenti.

Il fallimento amministrativo é sotto gli occhi di tutti per cui ritengo di dover consigliare il sindaco Miriello di trarne, amichevolmente, le logiche conseguenze>>.

Come si era intuito all’inizio della vicenda, a Stilo sono iniziate le prove libere di quella che sarà una lunga campagna elettorale che, a primavera prossima, esprimerà il nuovo sindaco.

Ugo Franco

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