Anton.francesco Milicia e Antonio Tassone, gli autori del romanzo “Lumache” ambientato nella Locride, dopo oltre un anno di promozione del loro libro, sono stati ospitati a Stignano, nei locali della nuova biblioteca, su invito della locale amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Trono. A dialogare con gli autori Alfredo Fulco. Come hanno avuto modo di raccontare  gli stessi autori, sollecitati dalle domande del  moderatore, la storia narrata nel loro romanzo è profondamente immersa negli scenari umani e sociali della provincia jonica reggina: ricca di personaggi a tinte forti e caratterizzata con riferimenti a fatti reali e romanzati, che si sviluppa  in un ben determinato periodo storico a partire dalla metà degli anni ’90 per arrivare fino ai giorni nostri. La modernità dello stile adottato, che si propone come la sceneggiatura di un film a episodi in cui diversi generi vengono coraggiosamente mischiati, e il linguaggio coagulante che riprende il dialetto della fascia jonica reggina, articolato nei tantissimi modi di dire che lo caratterizzano, sono ingredienti  che permettono a Lumache di continuare a riscuotere  convinti  consensi, anche autorevoli, e che alimentano costantemente  la curiosità dei lettori. Il risultato si propone infine come un gotico calabrese “nero amaro”, a tratti anche irresistibilmente ironico, con tipi umani descritti in chiaroscuro scavando nelle loro anime, carichi di contraddizioni e peculiarità tipicamente calabresi.

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