Dodici giorni di dubbi
In totale, dall’inoculazione del vaccino al decesso di Davide Villa, sono trascorsi 12 giorni, non pochi. Ma il poliziotto ha iniziato a stare male dal giorno successivo al vaccino, erano i sintomi della trombosi.
La sofferenza
Un malessere strano, comunicato più volte al fratello Fabrizio, fotografo di rilievo internazionale.
Le condizioni del poliziotto, in servizio all’Anticrimine, uno dei reparti di eccellenza di Catania, sono peggiorate giorno dopo giorno, fino a quando si è fatto visitare dal medico di famiglia che lo ha invitato, d’urgenza, ad andare in pronto soccorso. Ad accompagnarlo è stato proprio il fratello Fabrizio.
La cura
Davide Villa sta molto male, ha una “trombosi venosa profonda”, che sfocerà, dopo alcuni giorni di cura con eparina, in emorragia cerebrale. Villa è morto 12 giorni dopo il vaccino, ma gli inquirenti e i vertici dell’Asp, stanno verificando quando abbia iniziato ad accusare i primi sintomi della trombosi, perché il campanello d’allarme sarebbe proprio questo. E la trombosi è una delle possibili reazioni avverse.
La verifica: identico lotto di vaccino
LiveSicilia ha confrontato il codice del lotto di vaccino somministrato a Stefano e Davide, è lo stesso. Nessuna certezza, è bene sottolineare, che esista una correlazione tra i decessi e il vaccino Astrazeneca e spetta solo agli inquirenti stabilire ogni cosa. Davide Villa è stato sottoposto all’autopsia, sono in corso anche indagini genetiche per valutare possibili patologie pregresse, ma resta un vuoto incolmabile in tutta Catania.
Fonte : Antonio Condorelli dal sito Livesicilia.it