Le indagini e statistiche sulla qualità della vita in Italia lo testimoniano alla perfezione: la Calabria è uno dei fanalini di coda da questo punto di vista. Eppure, ci sono tante realtà che hanno intenzione di cambiare le cose: il riscatto può avvenire solo insistendo e puntando sempre di più su quelle che sono le proprie caratteristiche principali. Quindi, le bellezze paesaggistiche prima di ogni altra cosa. Il turismo deve essere il trampolino di lancio per migliorare tutta la situazione a livello economico e il futuro dei giovani. D’altra parte, la Calabria non ha nulla da invidiare a qualsiasi altra regione nel mondo: dalle spiagge dalla sabbia dorata fino ad un mare davvero cristallino, senza dimenticare la storia e la cultura legate alla Magna Grecia e, naturalmente, anche la cucina calabrese.

I settori da cui ripartire in Calabria

I settori da cui ripartire per fare di nuovo grande questa terra sono tre: l’enogastronomia, il turismo e la cultura. Il potenziale c’è ed è anche notevole: il problema è che viene regolarmente mascherato e dimenticato in un angolo per colpa dell’assenza di lavoro e di servizi quantomeno accettabili per i cittadini, che si ritrovano a vivere in una zona d’Italia che si è ormai trascinata in fondo ad ogni classifica circa la qualità della vita.

La rete imprenditoriale che sta cercando di trainare la risalita, però, è più viva che mai, soprattutto in ambito tecnologico. D’altra parte, innovazione e turismo sono sempre andate di pari passo. Basti pensare al caso di Francois Blanc, vero e proprio “inventore” di Monte Carlo: chi dice che con le idee si può cambiare il mondo, in effetti, ha visto lungo. Infatti, Blanc ebbe la più classica delle intuizioni geniali e da zero creò la collina di Monte Carlo: prima era oggetto solamente delle scorribande di pecore e pastori, mentre al giorno d’oggi è una delle attrazioni turistiche più apprezzate in tutto il mondo.

Il progetto di Sant’Ilario dello Ionio

Sono tre i principi base per il nuovo progetto “Coopstartup Calabria – Ricomincio da t(r)e”, che è stato presentato a Sant’Ilario dello Ionio: si tratta di condivisione, innovazione e idee. L’obiettivo è quello di combattere la disoccupazione tra i giovani favorendo lo sviluppo di nuove cooperative che possano rendere più facile la nascita di attività imprenditoriali. Già in altre regioni sul territorio italiano la cooperazione ha dato ottimi risultati e progetti simili hanno portato ad un certo successo. L’iniziativa Coopstartup, quindi, si caratterizzerà per proporre un percorso di formazione, ma anche un servizio di tutoraggio, di incubazione e accompagnamento, nonché di fiancheggiamento di nuove imprese cooperative. Proporre idee innovative e riuscire a creare risorse che possano migliorare il territorio, puntando sul patrimonio culturale, su quello naturale, sul turismo, ma anche sui trasporti, sull’energia rinnovabile e sull’agricoltura ecosostenibile.

Le startup che stanno provando a cambiare le cose

Un’altra iniziativa che sta cercando di fare la differenza è sicuramente Rosso Calabria. In questo senso, il settore agroalimentare sembra essere quello più fertile per la creazione di nuovi progetti che possano spingere l’economia locale. Rosso Calabria propone cinque città e cinque luoghi simbolici per questa regione, con l’obiettivo di far riscoprire al mondo intero la bellezza delle tradizioni, del grande lavoro e della passione che ha sempre contraddistinto i contadini che hanno lavorato queste terre nel corso dei secoli. Uno dei network più importanti, invece, sul panorama calabrese è rappresentato da Startup Calabria: una specie di vero e proprio acceleratore di startup e un modo di conoscersi per quanti hanno intenzione di portare innovazione su questo territorio.

Tecnologia e università

La società Gipstech, spin off dell’Università della Calabria, è stata in grado di realizzare un prodotto all’avanguardia, al punto tale da stringere un accordo anche con Here, il colosso tedesco dei navigatori. Si tratta di un particolare sistema di localizzazione che ha il grande pregio di rimanere attivo anche in tutti quei luoghi in cui il Gps non è in grado di raggiungere il segnale. Una startup che è sorta a Cosenza un quinquennio fa e che è stata premiata anche con il Techcrunch Italia, senza dimenticare come abbia ricevuto un notevole finanziamento dall’UE per le nuove imprese.

lr – redazionale