Ospite di “Quarta Repubblica”, noto programma di Rete 4 condotto dal giornalista Nicola Porro, il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, è intervenuto sul caso dell’intervento di Fedez sul ddl Zan contro l’omofobia. “Che problema c’è dire negro, ricchione, frocio? Ci stanno cancellando le parole di bocca. Sono omosessuale dichiarato e non mi offende la parola ricchione.

 

Le vere violenze sono le mazzate che mi arrivano in testa o sulla schiena”, sottolinea Spirlì. “Nessuno mi può dare lezioni sulla violenza. Io a 25 anni sono stato vittima di stupro, mi hanno lasciato tre giorni in coma e ci ho messo anni per ricostruire la mia vita. Non voglio appartenere a nessuna categoria, sono nato libero e voglio morire libero”, conclude l’intervento Spirlì.

Strettoweb.com