Nelle prossime ore stiamo lavorando a due interventi normativi: uno per favorire gli l’impegno di farmacie e di infermieri nella campagna di vaccinazioni per favorirne l’accelerazione». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato. Più precisamente saranno i medici, supportati da specifiche equipe, a somministrare il vaccino anti-Covid nelle farmacie. La scelta dei locali dipenderà dalla tipologia degli ambienti, laddove sarà possibile equipaggiare gli spazi. Il sistema delle somministrazioni in alcune farmacie sarà integrato nelle reti esistenti all’interno delle varie regioni e gli stessi farmacisti saranno informati dalle Asl: su questi aspetti è in corso il coordinamento del flusso di informazioni con le regioni, da parte della struttura commissariale per l’Emergenza.

«Il governo italiano considera i vaccini la prima vera chiave per chiudere questa stagione, quanto avvenuto nelle ultime ore non incrina la nostra fiducia, la campagna di vaccinazione va quindi avanti e dovrà accelerare anche con l’aumento delle dosi che avremo a disposizione, l’auspicio è che già da domani possa arrivare una risposta dall’Ema. Abbiamo massima fiducia e pretendiamo il massimo livello di sicurezza. Per il vaccino AstraZeneca una “sospensione temporanea e precauzionale che è stata frutto di un confronto prima tra le agenzie regolatorie nazionali poi tra i ministri della salute e i capi dell’esecutivo» ha proseguito Speranza. In generale sui vaccini il ministro ha sottolineato che rappresentano il «vero fatto nuovo» che si lega alla rafforzata capacità di testing e ai farmaci. Elementi che fanno del marzo 2021 un mese «non paragonabile» con il marzo del 2020. «Abbiamo 4 vaccini. L’aspettativa per quello Johnson &Johnson è che nella seconda metà di aprile «possano arrivare le dosi in Europa». «Rigore – ha proseguito Speranza – ma ragionata fiducia perché gli strumenti a disposizione ci mettono in condizione di lavorare per la campagna di vaccinazione»

«La situazione non è semplice e questo per le varianti: la Uk si trasmette più velocemente del 35-40%e ha toccato il 54% della totalità dei casi. Sono presenti anche varianti sudafricana, soprattutto nell’area di Bolzano, e quella brasiliana soprattutto nel Centro Italia. Con il criterio di 250 casi per 100mila per l’ingresso in zona rossa speriamo di piegare la curva. Quindi una situazione non semplice che richiede la massima cautela con l’impegno di tutte le istituzioni».

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