Città del Vaticano. “La guerra è sempre una sconfitta” e “L’umanità continua a fare scempio del creato” sono le parole con le quali molto spesso il compianto Papa affrontava i temi più scottanti dell’era attuale: la guerra e il degrado ambientale.

Bianco RC. Ed è stato proprio nella Locride che le suddette parole hanno trovato radici, infatti sono state trasformate in un’opera pittorica che sfida il tempo. A realizzare l’opera opera è stato l’artista calabrese Francesco Marrapodi.
La chiave di lettura del dipinto è nell’immagine di una lampadina che esplode, simbolo del mondo che sta cambiando. Dipinto che l’autore ha iniziato all’indomani dell’esercito russo che invadeva l’Ucraina.
Roma. “Basta con le parole,” è la valutazione di Angiolina Marchese, Presidente dell’associazione artistica Artglobal di Roma, “l’artista Marrapodi ci trasmette la tensione disperata ma straordinariamente vitale dei valori della vita, del pacifismo, delle leggi del cuore che devono vincere su qualsiasi forma di disumana incomprensione. L’arte deve testimoniare il bene e l’artista lo afferma con perizia di immagini e di contenuti.”

Firenze. “Tra presente e futuro, tra l’urlo del colore e il silenzio delle coscienze ancora attente, l’opera di Marrapodi, come la lampadina in frantumi, illumina proprio nel momento in cui si spezza.” È l’ analisi di Francesco Antonio Amodei, Presidente dell’Istituto per l’Arte e il Restauro – Palazzo Spinelli di Firenze. Amodei aggiunge pure che: “Francesco Marrapodi, poliedrico homo faber di immagini e parole, non si limita alla denuncia pittorica. Il suo romanzo, “Soluzione Gabor, la fine dell’umanità?”, che sta per essere proposto elle case editrici italiane, ha una struttura apocalittica da thriller che funge da speculum della crisi, ponendo al lettore una domanda radicale: fino a che punto l’umanità è disposta a proteggere ciò che di più prezioso ha?”

Le due opere esplorano dunque gli eventuali scenari futuri e si propongono di risvegliare la coscienza collettiva attraverso iniziative che sfidano il tempo. L’artista diventata così il veicolo per sottolineare il messaggio del nostro compianto Papa, nella speranza che tutto ciò illumini le menti ma ancor più le coscienze degli uomini. Questo elemento aggiunge un valore inestimabile all’intento, una connessione che va oltre la sfera individuale e che si estende a un dialogo intergenerazionale sul futuro del nostro pianeta.

Foto di Stefano De Angelis