Il cambiamento vero passa dalla partecipazione di tutti, non certo dai leaderismi autocostituiti.

In un Paese in preda alle ritrovate convulsioni e contorsioni renziane, tornate prepotentemente alla ribalta dopo il Congresso e le primarie del PD antropologicamente mutato, come Sinistra ci apprestiamo a vivere un Week End importantissimo per il nostro futuro e per quello sui diritti dei lavoratori. Parlo del Week End del 17/18 giugno prossimi, prima con la sacrosanta manifestazione della CGIL, alla quale Sinistra Italiana ha aderito, contro l’imbroglio sulla reintroduzione dei Voucher dopo che il silente Presidente del Consiglio li aveva aboliti per evitare un’altra sonora sconfitta referendaria come quella subita il 4 dicembre. Un’autentica presa in giro plateale che ha ingannato tutto il Paese, in particolar modo i tre milioni di cittadini, tra i quali il sottoscritto, che avevano firmato per indire il referendum. Noi, dunque, da ogni parte d’Italia, Calabria in primis, Regione pesantemente penalizzata dalle politiche di austerità e liberismo, ci saremo convintamente e invitiamo chiunque abbia a cuore le sorti dei diritti dei lavoratori e soprattutto dei giovani disoccupati e ricattati per la loro necessità di lavorare, ad unirsi alla manifestazione con ogni mezzo possibile.

Il giorno dopo, domenica 18, sempre a Roma, ci sarà una altrettanto importante iniziativa politica che ci vedrà impegnati in modo convinto e da protagonisti, organizzata da Anna Falcone e Tomaso Montanari, rappresentanti dei comitati per NO alla Riforma (in)Costituzionale che hanno lanciato un appello al popolo del 4 dicembre. Perché quel referendum è stato solo il primo passo verso la sconfitta delle politiche governative del PD dei suoi alleati liberisti. Parlare di diritti non può prescindere dalla difesa della Costituzione che INDELEBILMENTE li promuove, a partire dall’Art. 1, Art. 3, Art. 39 e tutti gli altri a seguire.

La parola d’ordine sarà: Lotta alle disuguaglianze. Tema molo caro a Sinistra Italiana, a Possibile di Pippo Civati e a molti altri schieramenti e Partiti di Sinistra che ritengono l’unità di intenti con quei cittadini molto più importante dell’unità tra sigle partitiche, che certamente dovremo cercare sulla base di queste istanze e sui problemi indicati in modo chiaro nel comunicato con il quale è stato lanciato l’appello e del quale riporto brevemente le linee programmatiche, dandoci, dunque, appuntamento a Roma il 18 giugno. C’è condivisione su questi temi perché evidenziano quella radicalità necessaria e chiara che porterà a creare automaticamente discontinuità e alternativa, convinzioni, queste, sulle quali è nata Sinistra Italiana.

E’ importante partecipare, sarà bello esserci.

Ecco le parti significative dell’appello:

Un progetto che parta dai programmi, non dalle leadership e metta al centro il diritto al lavoro, il diritto a una remunerazione equa o a un reddito di dignità, il diritto alla salute, alla casa, all’istruzione.

Un progetto che costruisca il futuro sull’economia della conoscenza e su un modello di economia sostenibile, non sul profitto, non sull’egemonia dei mercati sui diritti e sulla vita delle persone.

Un progetto che dia priorità all’ambiente, al patrimonio culturale, a scuola, università e ricerca: non alla finanza; che affronti i problemi di bilancio contrastando evasione ed elusione fiscale, e promuovendo equità e progressività fiscale: non austerità e politiche recessive.

Un simile progetto, e una lista unitaria, non si costruiscono dall’alto, ma dal basso. Con un processo di partecipazione aperto, che parta dalle liste civiche già presenti su tutto il territorio nazionale, e che si apra ai cittadini, per decidere insieme, con metodo democratico, programmi e candidati.

 

Pietro Sergi: Direzione Nazionale Sinistra Italiana