Verso le elezioni
QUALI ALLEANZE CI SARANNO ?
Aristide Bava
SIDERNO – C’è un interrogativo pesante che grava sulle elezioni amministrative di Siderno: che posizione assumeranno i vari componenti della ex maggioranza che ha sostenuto Pietro Fuda ? Da un esame accurato delle liste emerge che nessuno dei consiglieri di quella coalizione è presente ne nelle liste vicine al centrosinistra ne in quelle vicino al centrodestra.

 

E siccome stiamo parlando, in chiave elettorale, di un buon numero di uomini e donne che hanno il loro peso, in politica, sia elettoralmente che qualitativamente, sono in molti i cittadini che si chiedono quale sarà la strada che il 3 e 4 ottobre essi sceglieranno. La vecchia coalizione di maggioranza, tendenzialmente , era più vicina alla sinistra ma come è ben noto i tentativi che hanno preceduto la presentazione delle liste per un possibile accordo tra loro e il Pd di Maria Teresa Fragomeni si è concluso negativamente e – secondo gli osservatori politici – sono pochi gli spazi politici che potrebbero portare ad una “riconciliazione” tra le due fazioni. Anche perchè, è giusto dirlo. in questa direzione giocano anche i rapporti non ottimali tra i vari leader dei due raggruppamenti. Le ultime “aperture” del già sindaco Domenico Panetta ,leader di Fattore Comune, uno degli schieramenti più forti della ex maggioranza, nei confronti del Pd e di Maria Teresa Fragomeni hanno avuto più il senso , come ha scritto Maria Teresa Fragomeni , di manovre politiche strumentali. E la stessa candidata a sindaco , da parte sua, ha anche risposto in politichese dichiarandosi d’accordo ad eventuali collaborazioni sul programma ma respingendo la possibilità di accordi politici. Per il resto potrebbero sperare di “recuperare” qualcosa, in termini di consensi elettorali, sia le liste di Antonio Cutugno che di Stefano Archinà che sono coalizioni civiche con candidati di varia estrazione politica e, quindi, anche di sinistra. Per il momento, però , gli esponenti della ex maggioranza, e tra gli altri, sono da ricordare anche l’ex presidente delk consiglio comunale Paolo Fragomeni e l’ex vicesindaco Anna Romeo che hanno i loro conti da regolare con il Pd nelle file del quale partito erano stati eletti ,per poi essere ricusati, sembrano orientati a rimanere alla finestra. Vedremo nei prossimi giorni se ci sarà qualche novità. Per andare, poi, all’altra sponda, quella del centrodestra che sostiene Domenico Barranca ci sarebbe da chiarire anche il ruolo che giocheranno Pietro Sgarlato e Giuseppe Caruso che sono stati e sono punti di riferimento di Forza Italia e Fratelli d’ Italia. Entrambi erano in predicato di candidarsi e/o sostenere la coalizione che era nata sotto il simbolo di InpiediperSiderno ma già prima ancora della scissione ufficiale avevano preso le distanze dal movimento. Che ruolo giocheranno ? Ovviamente non parliamo dei “Comunisti Uniti per Siderno” che sostengono Antonio Sgambelluri i quali hanno un ruolo a se stante, e molto chiaro, e che non ci pare possano entrare nel mirino dei politici oggi assenti dalla competizione elettorale. Per tornare, dunque agli interrogativi, di stretta attualità, di cui abbiamo parlato sopra dobbiamo dire che non sono peregrini. La vera sfida – a parte sempre possibili sorprese che in politica non bisogna escludere- a Siderno si giocherà tra Domenico Barranca e Maria Teresa Fragomeni . Come dire centrodestra e centrosinistra . In molti ritengono finanche che, in ogni caso, nessuno dei candidati a sindaco riuscirà a vincere il turno in prima battuta. Quindi, senza dover fare grandi conti, è chiaro che ogni voto, in più o in meno, sarà un voto pesante. Logico aspettarsi “grandi manovre” politiche. Vedremo. Intanto è scattata la caccia al voto da parte non solo dei cinque candidati a sindaco ma anche da parte dei 170 candidati al consiglio comunale.