Aristide Bava
SIDERNO – Chiudiamo la carrellata dei programmi dei candidati a sindaco con quello di Stefano Archinà in corsa con la lista ” Siderno 2030″. Parte dalla convinzione che per superare la crisi della città occorre mettere in campo una cabina di regia capace di formulare obiettivi di lungo periodo su ogni tematica di interesse collettivo: dall’ambiente all’energia, dai trasporti al turismo, dalla qualità della vita alla valorizzazione del patrimonio immobiliare. Per affrontare questo difficile compito dice Archinà “non possiamo pensare al futuro della nostra città come una variabile indipendente, tanto che, per proporre soluzioni concrete, esso deve essere necessariamente legato all’interpretazione dei dati reali di sviluppo economico e sociale.

E’opportuno, per questo motivo, soffermarsi su quelli che sono oggi i parametri sociali e di servizio della citta che purtroppo vedono la chiusura delle attività commerciali, l’emigrazione dei giovani in luoghi che offrono maggiori opportunità di lavoro e migliori condizioni di vivibilità, l’abbandono di aree ed edifici, anche nel centro urbano, con il conseguente peggioramento della percezione degli spazi pubblici”. La ricetta proposta è di cercare di ricreare le condizioni di partenza per innescare circoli virtuosi di crescita.. Archinà è convinto che bisogna “risvegliare il senso di appartenenza alla comunità”. Indica, quindi, i suoi aspetti prioritari: Gestione dei rifiuti “prescindendo da sentimenti populisti e decisioni che non hanno nulla a che vedere con la responsabilità che la politica deve avere di fronte a determinate scelte..” La posizione di questa coalizione sul tema dei rifiuti e chiara: mai più puzza a Siderno! “Avvieremo fin da subito uno stretto dialogo con il gestore del sito, la città metropolitana e la Regione Calabria, affinchè sia ben chiaro che non solo Siderno non dovrà piu sopportare i fastidiosissimi miasmi, ma dovrà anche, in quanto paese sede di impianto, avere vantaggi e servizi. Tutto cio passa non solo da un serio progetto di ammodernamento, ma anche dalla previsione di opere di mitigazione e compensazione importanti, da una gestione seria dei conferimenti, dall’impegno concreto verso l’individuazione del sito per la discarica di servizio, da allocarsi inderogabilmente fuori dal territorio comunale”. Il turismo è parte importante del programma. Archinà immagina una ” Siderno città turistica 365 giorni l’anno” guardando ad un piano strategico di sviluppo turistico.e puntando sulla Creazione di gruppi di partecipazione per lo sviluppo sociale; Diffusione “a quartiere” di iniziative culturali e ricreative, per creare una sorta di “cultura di prossimità” che riesca, con gesti concreti e facilmente realizzabili, ad alimentare il senso di comunità. Definizione dell’offerta turistica attuale e potenziale (albergo diffuso, seconde case, ristorazione); Creazione di una banca dati per incentivare la costituzione di imprese e di cooperative di comunità; Azione di valorizzazione dell’offerta turistica e coinvolgimento alla narrazione dei luoghi (storytelling) degli attori locali (i residenti); Realizzazione di una mappa del turismo, dell’esperienza e dell’ospitalità.. Nel programma, poi, viene legato lo sviluppo di Siderno a quello della Locride a cui “occorre dare il ruolo che merita nell’agenda di governo della regione per avviare un progetto di turismo sostenibile, che faccia delle risorse naturali uno degli assetti chiave per il rilancio turistico della Calabria tutta”. Diversi comuni, un’unica grande organizzazione. E’ previsto, specificatamente, di ridare linfa vitale all’anfiteatro di Siderno Superiore. C’ è anche l’impegno a concretizzare l’idea di una Fondazione che valorizzi le personalità artistiche che hanno fatto grande la cittadina con l’intenzione di lavorare sin da subito, sfruttando i fondi europei alla cultura, ad un museo di arte contemporanea che sia forza propulsiva per la città e meta per un turismo alternativo a quello classico di ritorno, affiancato ad un museo delle tradizioni e dei mestieri.. Altro capitolo è dedicato alla “salute” prevedendo l’Assistenza Domiciliare Integrata e la realizzazione della Casa della Salute di Siderno vigilando e adoperandosi con tutti i mezzi consentiti, affinchè la Casa della Salute di Siderno non rimanga un contenitore vuoto. Poi la ” Cultura” con attenzione sul potenziamento degli spazi esterni degli istituti scolastici e della biblioteca comunale e le condizioni di criticità dell’edilizia scolastica olrre ai problemi sociali con programmi di assistenza e di domiciliarità per giovani, anziani e tutti i soggetti bisognosi. Ed ancora lo sport e l’adeguatezza attuale degli impianti sportivi con la loro fruizione con iniziative di vario genere. Un capitolo anche per il ” lavoro” con l’istituzione di una Consulta delle attività produttive, uno sportello dedicato alle nuove attività e l’impegno a facilitare l’accesso al credito ed alle liquidità per le imprese. Non manca, quindi l’impegno a far migliorare la ” Macchina amministrativa” e una attenta ricognizione sul bilancio. Si parla anche di Valori condivisi con l’impegno di costruire le basi culturali per un futuro migliore. Per la ” Siderno 2030″ è necessario – aggiunge il programma – “avere, in ogni suo aspetto, una spinta propulsiva verso il futuro. L’azione amministrativa dovrà dividersi, obbligatoriamente, in due fasi: una prima fase e quella della messa in sicurezza dell’esistente, del lavoro quotidiano, delle necessita impellenti di cui ha bisogno una cittadina importante come Siderno. L’altro e lo sguardo al futuro, a cosa succederà tra dieci anni, per immaginare una Siderno con “centro fulcro dell’intera Locride”. Quindi la necessità di ” una nuova dimensione urbana” con un ruolo di primo piano nell’assetto della Città Metropolitana. Ed ancora l’importanza di attivare ” due strumenti di pianificazione di straordinaria importanza” come il Piano Spiaggia (PCS) e il Piano di Sviluppo Comunale e poi prevedere di Intercettare canali di finanziamento connessi alle politiche di riassetto idrogeologico, nonchè la sistemazione definitiva del Lungomare e il waterfront oltre la bella “passeggiata”. Poi l’impegno alla valorizzazione delle aree periferiche e delle contrade, con in primo luogo Siderno superiore. Nel programma, condensato in 21 pagine, c’è anche un riferimento a ” Locride capitale della cultura 2025″ e l’impegno a sostenere la sua candidatura. Il tutto ponendo il cittadino al centro di ogni progetto. E Stefano Archinà, in chiusura, tiene a chiarire che ” Non si tratta di un sogno, ma di un Programma concreto e al contempo ambizioso, lungimirante e strutturale. Stefano Archinà ha presenato il suo programma in un incontro pubblico che ha avuto luogo Domenica sera in piazza Vittorio Veneto.

Nella foto Stefano Archinà e la sua squadra