Aristide Bava
SIDERNO – Tutto pronto, dunque, a Siderno per le elezioni amministrative. Le macchine elettorali dei vari candidati sono pronte. Dopo il timore provocato dalla “bozza” del decreto filtrata in maniera repentina e contenente la notizia del rinvio delle elezioni poi cancellata dal decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ha fatto rimettere nuovamente in moto l’intero apparato burocratico che ci dovrà portare alla elezione della nuova struttura amministrativa della città. Ma sarà veramente così ? tutti lo sperano ma nessuno può prevedere quello che succederà nei prossimi giorni. Adesso il nemico da battere, quello vero, è il Covid 19.

Lo sanno i candidati, lo sanno i cittadini e lo sappiamo anche noi che in momenti particolare come quello che stiamo vivendo sappiamo benissimo che nulla può essere considerato certo e definitivo. E, fermo restando che difficilmente con cinque candidati a sindaco, 12 liste e 190 candidati al consiglio comunale, in una città come Siderno dove si prevedono 12.000/13.000 votanti su un numero di oltre 18.000 cittadini, ci sia la possibilità che qualcuno dei pretendenti alla poltrona di sindaco varchi la soglia del 50% dei votanti per essere eletto al primo turno. Ergo si prevede dalle urne del 22 e 23 novembre un ballottaggio che porterà la città al voto successivo nelle giornate del 6 e 7 dicembre, già a ridosso del Natale ma soprattutto in una situazione al momento difficile da decifrare. Non è tanto il pericolo di assembramento che, tutto sommato, è stato superato nel migliore dei modi nella tornata elettorale dello scorso settembre quanto piuttosto il timore che se aumentano i contagi – facciamo i debiti scongiuri – si arrivi al lockdown e , quindi, si rimetta tutto in forse. Ecco, dunque, il timore espresso in particolare dagli stessi candidati a sindaco . Ma tant’è. La situazione è quella che è e bisogna correre anche questo rischio con la speranza che, sulla città, metaforicamente parlando, torni a splendere il sole. Quello che è mancato per troppo tempo e che negli ultimi due anni e mezzo è stato offuscato anche dalla impossibilità per i Commissari straordinari di fare più di quello che sono riusciti a fare per motivi di vario genere che non stiamo qui a riproporre. Una cosa è certa: i cittadini non vedono l’ora di votare per dare un assetto di gestione democratica alla città e, i primi a fare gli scongiuri del caso sono proprio loro. D’altra parte le stesse elezioni amministrative di Siderno, se andranno in porto, saranno anche un ottimo test in vista delle elezioni regionali che – lo ricordiamo – dovrebbero arrivare a stretto giro di posta. Certo , il paragone non è dei migliori, ma la città in passato è stata una specie di fucina della politica della Locride e non è da escludere, se le cose andranno per in verso giusto, che lo ridiventi.