Aristide Bava
SIDERNO – Dopo tre anni di commissariamento i cittadini di Siderno stanno seguendo con attenzione l’evolversi della competizione elettorale dalla quale dovrà venir fuori la nuova squadra amministrativa che si occuperà della gestione della città e dei consiglieri che saranno eletti, siano essi di maggioranza che di minoranza. Il cittadino medio avrebbe voluto – inutile nasconderlo – una minore frammentazione e sono in molti, in questo periodo, a ricordare la proposta del giornalista Enzo Romeo, che vive a Roma ma ha forti radici a Siderno. Il vaticanista, in tempi non sospetti, prima ancora che le elezioni fissate per il novembre scorso venissero rinviate a causa della pandemia allora in atto e prima ancora che si delineasse la composizione dei movimenti e delle forze politiche che poi sono scese direttamente in campo aveva fatto una proposta non certo peregrina.
Quella di creare con la buona volontà da parte degli uni o da parte degli altri una lista unitaria comprensiva di tutti i partiti e capace di offrire ai cittadini uan squadra efficiente e competitiva per affrontare , nell’immediato, i gravi problemi della città. In alternativa aveva poi proposto due liste, seppure di ideologie diverse, capaci di garantire una maggioranza e una minoranza che quantomeno sulle problematiche più importanti avrebbero potuto trovare unanimità di vedute. Nell’uno o nell’altro caso coalizione di “salute pubblica” che privilegiassero il bene di Siderno capaci di programmare il suo futuro. Un “discorso” che inizialmente pareva essere stato accolto con molto interesse ma che, poi, si sciolse subito come neve al sole. Non è il caso di entrare del merito di questa decisione. La proposta fu accantonata e arrivarono ben cinque candidati alla carica di Sindaco , tante liste e una miriade di candidati. La situazione dal novembre del 2020 ad oggi non è cambiata di molto. Qualche candidato al consiglio comunale in meno perchè è venuta a mancare una lista rispetto al novembre scorso a causa della scissione di InpiediperSiderno ma sempre un “esercito” di candidati che cercheranno il loro posto al sole con una campagna elettorale che si presenta già molto agguerrita. E che metterà a dura prova molti cittadini che si ritroveranno bersagliati dalla richiesta del voto da parte di parenti o amici che inevitabilmente avanzeranno le loro richieste. Ma tant’è ! I giochi per il momento sono fatti e i cittadini di Siderno, inevitabilmente, dovranno fare le loro scelte per dare, in ogni caso, una gestione democratica ad una cittadina che vuole un suo necessario rilancio dopo un periodo molto buio della sua storia . Adesso i cinque candidati a sindaco, Stefano Archinà, Domenico Barranca, Antonio Cutugno, Maria Teresa Fragomeni e Antonio Sgambelluri si apprestano a diffondere i loro programmi e indicare quali possono essere le soluzioni giuste per i problemi più impellenti della città. In una campagna elettorale come questa probabilmente i programmi non conteranno quanto dovrebbero perchè giocheranno anche le capacità comunicative e la richiesta diretta del voto ma i cittadini dovrebbero anche tenere da conto quello che i cinque candidati a sindaco intendono – almeno sulla carta – portare avanti. Il 3 e 4 ottobre stanno per arrivare ed è, comunque, tempo di scegliere.