R. e P.

Plausi e ringraziamenti siano tributati al Presidente del Comitato “pro Piazza Cavone” per lo zelo con cui si prodiga nel rendere noto ai suoi concittadini lo stato dei lavori per l’anelato recupero della storica Chiesa di San Carlo Borromeo e per essere ”in stretto contatto” con l’architetto Giorgio Metastasio, responsabile del settore tecnico “Lavori Pubblici” della Diocesi di Locri-Gerace.

Peccato che lo stesso “stretto contatto” manchi tra lo stesso Presidente e la Comunità Parrocchiale di Siderno Superiore, a parte qualche sporadica apparizione a cadenza fissa.

E’ opportuno ricordare che l’antica Chiesa di San Carlo, già intitolata a Santo Stefano, la storica campana del 1492 e quanto è sopravvissuto del luogo sacro, giungendo fino a noi in condizioni assai precarie, è di proprietà e pertinenza unicamente della Parrocchia San Nicola di Bari, il cui Parroco Don Giuseppe Alfano segue con interesse e continuità lo stato del lavoro progettuale e anche operativo appena sarà intrapreso, in collaborazione stretta e concreta, ma “silenziosa” con gli Uffici diocesani competenti e i rispettivi Responsabili.

Sono già iniziate le operazioni di indagine sulla struttura superstite, di cui lo stesso Parroco ha sempre tenuto informati i fedeli, che frequentano regolarmente la Parrocchia, ma questi aspetti certamente sfuggono a chi vive la Comunità, ponendosi in uno spazio “parallelo”, così vicino logisticamente ma anche distante nella mente, nel cuore e nelle finalità. L’antica Confraternita di San Carlo Borromeo e delle Anime del Purgatorio, che ha avuto come membri onorari il Cardinale Andrea Ferrari, Arcivescovo di Milano, il vescovo di Gerace Mons. Francesco Mangeruva, che, nella sua lunga storia, ha adottato vari Statuti più volte riformati nel sec. XIX e poi nel XX, sta vivendo una nuova primavera dal 2017 operando attivamente, come richiede il nuovo Statuto, nei vari settori della vita comunitaria della Parrocchia, in armonia con il Parroco, il Consiglio Pastorale Parrocchiale, il Comitato Volontario Feste etc.

Probabilmente anche questa operatività fa “poco rumore”, induce a pensare ad una sorta di silenzio-letargo, per cui ciclicamente si ridesta il desiderio di far riecheggiare squilli di tromba senza una linea coerente e precisa (“Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”).

Il recupero della Chiesa di San Carlo è senza dubbio un sogno per tanti cittadini, che attendono con fede, affetto e trepidazione un luogo di culto per la celebrazione dell’Eucaristia nella parte bassa del paese, ma deve significare anche la valorizzazione delle radici autenticamente cristiane della nostra storia, su cui si fonda la dignità e il cammino del nostro popolo nello scorrere del tempo sotto lo sguardo di Dio, della Vergine Maria e di San Carlo Borromeo. Al modello di vita esemplare del Santo Pastore della Chiesa milanese, sia rivolta la nostra mente, a Lui siano dedicate le nostre fatiche, le nostre imprese e le nostre azioni, realmente coerenti con lo spirito del Vangelo.

Confraternita San Carlo Borromeo e delle Anime del Purgatorio