Appello Fraterno alle Onoranze Funebri
Carissimi,
vi parlo oggi con il cuore e con profondo rispetto per il servizio che quotidianamente svolgete, accompagnando i defunti e le loro famiglie in momenti di dolore e di speranza. Il vostro lavoro è delicato, richiede attenzione, pietà e umanità, e sono certo che queste qualità vi guidano sempre.
In questi anni, la Chiesa del Cimitero è stata spesso utilizzata come luogo di sosta per le salme in attesa di sepoltura. Non vi abbiamo mai imposto nulla, né vi abbiamo mai chiesto nulla: la chiesa è sempre rimasta aperta, pronta ad accogliere nel silenzio e nella preghiera chi ne aveva bisogno.
Eppure, con fraterna sincerità, devo condividere con voi una riflessione che nasce dal cuore. Le vostre sale, giustamente, sono sempre curate, pulite, ordinate, profumate, pronte ad accogliere le famiglie. E allora ci chiediamo: perché questo stesso rispetto e questa cura non sono stati riservati anche alla chiesa? Perché un luogo così sacro, che accoglie le anime nella preghiera e nella speranza cristiana, non ha ricevuto la stessa attenzione?
Ogni volta che abbiamo cercato di celebrare una messa, in questi 12-13 anni che sono a Siderno, spesso ho trovato una bara nella chiesa e non ho potuto celebrare. Avevamo pensato di recitare il Rosario ogni mercoledì del mese: pochissimi mercoledì ci è stato concesso di farlo, perché la chiesa era sempre occupata dalle salme.
Non vi parlo per rimproverarvi, ma come fratello e sacerdote, con un richiamo alla coscienza e al buon senso. Vi chiediamo di collaborare con noi e con il Comune per trovare un luogo alternativo, dove le salme possano sostare in attesa di sepoltura, ma non più in chiesa, così che questo luogo sacro possa finalmente ritrovare il decoro, la dignità e la funzione che gli appartengono.
Allo stesso tempo, vi chiediamo, secondo le vostre possibilità e sensibilità, un contributo volontario per sostenere gli interventi necessari: arredi, pittura, manutenzione, affinché la chiesa possa accogliere fedeli e defunti nella bellezza e nel rispetto.
Carissimi, vi rivolgo questo appello con fiducia e con stima. So che il vostro cuore è sensibile e generoso, che la pietà che dimostrate nel vostro lavoro vi contraddistingue. Ora vi chiediamo di rivolgere quella stessa pietà anche a questa chiesa, a questo luogo di preghiera e memoria, come segno di rispetto e di cura per la Casa di Dio.
Il Signore saprà benedire chi, con generosità e attenzione, contribuirà a restituire dignità, bellezza e decoro a questo luogo sacro.
Con affetto, gratitudine e fraternità,
don Giuseppe Alfano