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Mentre a Siderno Pietro Sgarlato  ci anticipa che sarà il candidato a sindaco del centrodestra anche se, di fatto,sciogliera’ la sua riserva questa sera, nel corso di una riunione interpartitica, all’improvviso nel centrosinistra riesplode il problema liste e arrivano a breve distanza l’uno dall’altro due comunicati, l’uno di Pietro Fuda, candidato in pectore della coalizione, e l’altro di Maria Teresa Fragomeni, segretaria politica del Pd, che su un settimanale locale ha affermato  che Pietro Fuda era contrario alla presentazione della lista unica voluta solamente da Mimmo Panetta. Una dichiarazione che ha sorpreso lo stesso Pietro Sgarlato che nel comunicarci la sua decisione di candidarsi a sindaca si chiedeva, appunto,ricordando la disponibilità del centrodestra a sottoscrivere un patto d’onore per la presentazione di una lista unica di coalizione a supporto di ogni candidato a sindaco per fare delle scelte ottimali dei candidati al civico consesso per  qualificare al meglio il consiglio comunale cosa pensava Pietro Fuda dell imprevista dichiarazione di Maria Teresa Fragomeni. Ed ecco che, nel primo pomeriggio era lo stesso Fuda a diffondere un comunicato stampa abbastanza chiaro che sconfessava Maria Teresa Fragomeni : “C’è un passaggio obbligatorio – dice la nota – nel ruolo di candidato di una coalizione ampia e matura: la mediazione fra le differenze ideologiche che sostengono, appunto, una candidatura. È un passaggio fondamentale che consente la realizzazione di un progetto politico comune. Nel nostro caso, la rinascita sociale, economica e culturale di Siderno, con l’obiettivo di rovesciare le umiliazioni subite dai sidernesi negli ultimi anni in qualcosa di positivo, in sana ambizione, in fiducia e in altrettanti stimoli necessari a far riconquistare alla nostra città la leadership della Locride. Questa mediazione lo scorso 13 febbraio ha, nonostante posizioni diverse, partorito un documento per informare la comunità sidernese, attraverso gli organi di stampa, che quattro liste ( più un’eventuale quinta) sostenevano la mia candidatura a sindaco nella prossima tornata elettorale di maggio.  Scrive bene la segretaria del Partito Democratico su un settimanale dell’otto marzo quando afferma che ” la presentazione di un “listone” politico avrebbe cancellato l’identità dei suoi esponenti e dei sostenitori”. È  una visione politica chiara e sintetica, merita rispetto e considerazione. Ma colgo l’occasione per ribadire la mia posizione in merito. Vista la situazione di forte declino in cui versa Siderno, la crisi politica  riconducibile anche a un sistema elettorale che vede la nostra città votare come Roma, Milano, Napoli e non come Locri, Roccella, Bovalino, penso che, in questa congiuntura negativa, l’utilità di dotare la fragile comunità di un consiglio comunale di qualità, venga prima dell’identità dei partiti e della mia stessa figura di sindaco. Pertanto sarebbe un bene se il centrosinistra sidernese si presentasse alla competizione di maggio con un’unica lista, bypassando un sistema elettorale sbagliato per un comune di soli 18mila abitanti. Avremo tempo fino ai primi giorni di aprile per ripensare. E comunque, nel parto di un nuovo mondo gli attori, spesso, sono obbligati a cambiare qualcosa di se stessi.  Pertanto, oggi più di ieri, credo sia utile che il centrosinistra si presenti con una sola lista”. Nel giro di poche ore è arrivata la “risposta” di Maria Teresa Fragomeni : “Durante le varie interpartitiche – dice la segretaria del Pd – che hanno preceduto e seguito l’ufficializzazione della candidatura del senatore Fuda, mai una volta, né da parte del senatore, né di un suo delegato, è stata posta o avallatal’ipotesi della lista unica mentre, al contrario, tale mozione è stata discussa, esaminata e giudicata politicamente non idonea alla contingenza di Siderno. Come osservato dallo stesso senatore Fuda, invitato dal Circolo del PD all’incontro con il Presidente Oliverio, svoltosi lo scorso 7 marzo presso la sede di via Portosalvo, Siderno ha dei gravi problemi, dai quali non riuscirà a risollevarsi colle sole proprie forze: ed è proprio in un tale, difficile e delicato contesto, che diventerà fondamentale la mediazione e la collaborazione di soggetti politici con una identità chiara ed univoca.  Al contrario, un listone unico, concepito come una specie di minestrone senza identità e senza una precisa linea di riferimento, sarebbe poi inevitabilmente incapace di dialogare e rapportarsi con i rispettivi omologhi regionali, che al contrario hanno una connotazione politica ben precisa. Di queste motivazioni si era tra l’altro già discusso nell’ultima interpartitica, ed in quella sede si era alla fine giunti alle medesime conclusioni. Pertanto, riteniamo un ritorno sul punto non solo inutile, ma anche dannoso, perché sottrarrebbe delle energie preziose ai soggetti della coalizione, che invece potrebbero essere impiegate in modo più proficuo e costruttivo: dato che già nel mese di marzo si riunirà il primo tavolo di lavoro per affrontare il tema dei lavori per il lungomare. Finora Siderno ha subìto gli effetti negativi di un’amministrazione di piccolo cabotaggio, fatta navigando a vista e senza un progetto politico. Se veramente vogliamo cambiare le cose, cominciamo a farlo non ripetendo gli errori passati. Il PD a Siderno presenterà una propria lista, come si era detto e concordato sin dall’inizio, perché solo così Siderno potrà uscire dall’isolamento politico in cui  era stato relegato dalle precedenti amministrazioni. Se l’ing. Fuda vuole mantenere gli impegni presi, presentandosi assieme ad una coalizione di forze politiche di centro sinistra, bene, altrimenti che lo dica chiaramente e se ne prenda ogni responsabilità davanti alla comunità di Siderno. Noi, dal canto nostro, ci regoleremo di conseguenza.” La vicenda non ha bisogno di commenti. E’ chiaro che le posizioni sono molto distanti e i toni abbastanza chiari. Si prevede, dunque, che, nei prossimi giorni, all’interno della coalizione di sinistra non tutto sarà rose e fiori.

Aristide Bava