Aristide Bava
SIDERNO – Tutto secondo copione. Sarà ballottaggio. Se la dovranno vedere a tu per tu Maria Teresa Fragomeni leader locale del Pd che era supportata da due liste e Domenico Barranca che “correva” con cinque liste di centrodestra. Il divario tra i due ,però, è enorme. Di gran lunga superiore a quelle che erano le ipotesi preelettorali. E c’è subito da dire che tra le fila di Barranca non è mancato, per un certo tempo, il timore che Stefano Archinà potesse insidiare il secondo posto. Si è capito tutto sin dalle prime battute. la lotta frontale non si è limitata solo a Fragomeni e Barranca ma tra questi due candidati c’era anche un terzo incomodo in Stefano Archinà in lizza con la lista “Siderno 2030” presente un pò dappertutto. Alla fine, però,Archinà si è dovuto arrendere alla forza dei numeri anche ha ottenuto un risultato di prestigio. D’altra parte una sola lista, seppur abbastanza qualificata, non poteva bastare contro le forze in campo messe dalla Fragomeni e da Barranca.

 

Al di sotto le aspettative è stato, invece, Antonio Cutugno che ha cercato di difendersi alla meglio presentando anzitempo anche la lista dei “suoi” eventuali assessori ma che non è riuscito a convincere appieno gli elettori. Deludente è stato, anche, il voto su Antonio Sgambelluri che, per la verità, come lui stesso ha ammesso, non ha potuto fare una grande campagna elettorale. Con la sua lista “Comunisti uniti per Siderno” sperava di poter conquistare un posto in consiglio comunale ma non c’è la fatta. Per la poltrona di sindaco adesso è tutto da rifare. Si voterà nuovamente il 17 e 18 ottobre e sarà battaglia all’ultimo voto tra Maria Teresa Fragomeni, che parte, indubbiamente, favorita dal primo posto conquistato in questa tornata, e Domenico Barranca che, però, è sicuro di poter “recuperare”, perchè adesso le carte saranno mescolate nuovamente. Probabilmente, a suo avviso, senza le altre liste civiche in campo, il voto potrebbe anche diventare “politico”. C’è anche la possibilità di convincere parte degli astensionisti ( molti cittadini sono stati frastornati dall’eccessiva presenza di candidati…) e sia Barranca che Fragomeni cercheranno di intercettare quanto più possibile i cittadini che in questo primo turno non hanno partecipato al voto. Ribadiamo, infatti, che a Siderno ci si aspettava molto più dello striminzito 58,82% con cui si è chiusa la votazione del 3 e 4 ottobre. La città viene fuori da un lungo commissariamento ed era ipotizzabile che venisse superata la soglia dei 10.000 votanti tanto più che nelle elezioni del 2005 si era andati molti vicini a questa cifra e negli anni pregressi si era arrivati anche a più di 11.000 voti. Invece l’asticella si è fermata a 9.698 voti e per molti è stata una sorpresa oltre che una delusione. Difficile adesso prevedere il numero dei cittadini sidernesi che si recherà a votare al secondo turno. Vedremo. Sul piano pratico si resta anche in attesa di conoscere la composizione del consiglio comunale. Una cosa non di poco conto perchè la comunità locale si aspetta dal nuovo civico consesso uno slancio in positivo capace di affrontare al meglio i problemi del territorio. Chiunque sia il vincitore nella contesa Fragomeni/Barranca resta la necessità che venga affiancato da uomini capaci di guardare con la giusta attenzione alle grosse problematiche che Siderno ormai da troppo tempo si sta portando appresso. Non è tempo dell’uomo solo al comando ma c’è l’assoluta necessità di “fare squadra” e più qualità ci sarà in consiglio comunale più sarà possibile sperare in un rilancio della città sulla base di ragionamenti convincenti che guardino al bene comune senza far rimanere questa frase il classico stereotipo sulla carta. Probabilmente ancora è prematuro fare questi discorsi ma, onestamente, sono quelli che fanno i semplici cittadini. E non da ora.