Un profumo… un ricordo

Sabato 2 aprile, alla “Calliope Mondadori” di Siderno (RC)

Gaetano Catalani presenta le sue poesie

Il filo trainante del ricordo, l’inquietudine della malinconia, la nostalgia del passato sono il filo conduttore dei versi contenuti nella silloge “Un profumo… un ricordo” di Gaetano Catalani. Le sue poesie mettono a nudo l’animo umano e dipingono la bellezza della natura: i profumi e i colori delle cascate, della bella di notte e dei fiori di zagara. «Il ricordo è una risorsa – dice Catalani -. Ci sprona nelle difficoltà, richiamando alla memoria cose belle del passato, gettando un ponte emozionale che può liberarci da traumi e incubi, dando compiutezza al nostro percorso».  Sabato 2 aprile 2016, ore 18.30, alla libreria Calliope Mondadori di Siderno (centro commerciale La Gru),Gaetano Catalani presenta il suo libro di poesie in lingua “Un profumo… un ricordo” (Accademia Barbanera). Intervengono i docenti Ugo Mollica e Beatrice Bumbaca, conduce Maria Teresa D’Agostino.  Gaetano Catalani, affermato medico dermatologo, scrive versi in vernacolo e in lingua dal 2014, andando subito incontro a un grande successo nei più importanti concorsi nazionali e internazionali. È stato finalista al Premio Gioacchino Belli di Roma, premio della Critica al Giugno Locrese e Premio del Presidente della Giuria al Premio Ponte Vecchio di Firenze solo per citarne alcuni. Sue poesie dono presenti in prestigiose antologie letterarie.

16853news

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La natura selvaggia ed ammaliante dell’Aspromonte, negli anni terribili dei sequestri di persona, è un richiamo ineludibile per Simona Giunta, giornalista milanese, con origini calabre. La sua terra chiede di essere raccontata e lei non si sottrae. Ma è una contrastata storia di passione, amore e dolore a guidare i passi e le scelte della giovane cronista. Salvatore Montaliano, pastore rude e misterioso, sembra incarnare le malie e le contraddizioni di quelle vette inaccessibili quanto sorprendenti. Simona tenterà di resistere, ma l’Aspromonte e Salvatore le entreranno presto nel sangue. Dallo Zomaro a San Luca, fino a Polsi, in cerca della “Santa”, quella che vogliono i giornalisti di tutti il mondo, la donna scopre un mondo inaspettato, lontano dai fotogrammi dei giornali. Tra fughe e ritorni, sulle tracce di Alvaro, Perri, Strati, la protagonista percorre le rotte sconosciute della montagna e della sua stessa anima, in un romanzo dolce, intrigante, a tratti ironico, doloroso.