Si è svolto il 17 dicembre 2016 il workshop “Capire e guarire il trauma con le neuroscienze, la mindfulness e lo yoga” organizzato dall’associazione S.IN.A.PSI. Ad ospitare l’evento, il Centro sportivo Kampus di Siderno (RC) che ha fatto da cornice, attraverso le grandi vetrate e il paesaggio con gli uliveti, ad un sabato invernale all’insegna del sapere neuroscientifico. Giovanissima la dott.ssa Sylvia Helen Goodrick, che, essendo di madre gioiosana e di padre inglese, si definisce “calabritish”, esperta in Scienze biomediche ad indirizzo neuroscientifico, laureata alla University College London e insegnante di yoga per trauma complesso e PTSD (Disturbo post-traumatico da stress). Ha approfondito i propri studi sull’efficacia dello yoga come trattamento dei traumi a Boston e Londra. Il workshop ha inizio con l’introduzione della presidente, Daniela Diano, che parla di come oggi l’intera società sia traumatizzata e come gli aspetti clinici del trauma non riguardino solo chi fa esperienze di eventi catastrofici, con la “T maiuscola”, ma anche coloro i quali vivono relazioni familiari disturbate, sottoposti a traumi “complessi”, come l’incuria emotiva, che nel caso dei bambini condizionano lo sviluppo della personalità. Il campo della salute mentale sta vivendo una fase di riorganizzazione concettuale, ha sottolineato la presidente, in cui, grazie alla neurobiologia interpersonale, le scoperte scientifiche provenienti da discipline diverse e tradizionalmente indipendenti tra loro, convergono in una visione integrata della salute mentale, migliorando la nostra comprensione dell’esperienza umana e perfezionando l’arte della psicoterapia. La dottoressa Goodrick ha approfondito i fenomeni che caratterizzano il disturbo post traumatico semplice e quello complesso e spiegato, col supporto di dati statistici, come spesso la psicofarmacologia non riesca a cancellarne gli effetti. Ha condotto i partecipanti in un appassionante viaggio alla scoperta della anatomofisiologia e della endocrinologia del Sistema Nervoso, dalla neurogenesi all’ipotalamo, dal nervo vago alla corteccia cerebrale, descrivendo, in maniera chiara, l’impatto delle esperienze avverse su tutti gli aspetti della vita degli individui, compreso quello corporeo. Ne è seguito un momento di appassionato confronto tra colleghi, in un interscambio di opinioni e buone prassi, vecchie e nuove. Nel pomeriggio si è svolta l’esercitazione di gruppo di yoga, disciplina contemplativa, la quale recita che il corpo deve sentirsi al sicuro. La pratica dello yoga, spiega la dott.ssa Goodrick, attiva direttamente il sistema nervoso parasimpatico, inducendo mente e corpo al rilassamento; aumenta il livello del GABA, uno dei più importanti neurotrasmettitori inibitori del sistema nervoso centrale, tramite il controllo della respirazione; aumenta il volume dell’ippocampo. Alla fine, numerose le domande da parte dei corsisti e la condivisione delle sensazioni provate durante l’esperienza. È la prima lezione di yoga in lingua italiana per la Goodrick, la quale insegna yoga in lingua inglese a Londra, città nella quale ormai vive da quasi dieci anni. Alla fine del workshop, la giovanissima dottoressa è stata inondata di sentiti ringraziamenti dai partecipanti, i quali hanno desiderato immortalare una giornata di intensa formazione attraverso un autoscatto. L’associazione S.IN.A.PSI si ritiene soddisfatta della giornata formativa e di aver ospitato la figura della dott.ssa Goodrick, la quale ha affinato la formazione scientifica grazie anche ai suoi viaggi, in particolare in India, dove ha approfondito la disciplina dello yoga, e che porta, nella sua intelligenza e nella sua curiosità scientifica, un pezzo di quella Calabria che ci piace e ci inorgoglisce.