R. e P.
Quanto accaduto stamattina presso la scuola primaria Casanova di Siderno è di tale gravità da essere denunciato nei termini che seguono.
Infatti, all’orario di ingresso, bimbi e genitori, trovando inspiegabilmente chiuso l’edificio scolastico e l’annesso cortile (nessun avviso era stato preventivamente comunicato e/o affisso), sono stati costretti ad attendere in mezzo alla strada per circa 40 minuti, con evidente pericolo per la propria incolumità.
L’attesa è terminata quando grazie alla solerzia delle maestre, prontamente attivatesi per il “recupero” delle chiavi, è stato possibile l’accesso nell’Istituto.
Ritengo gravissimo che la Dirigenza del I.C. “Pascoli – Alvaro” non si sia preventivamente attivata per scongiurare il disservizio che ha costretto tanti genitori (molti lavorano anche il Sabato mattina!) a riportare indietro i propri figli che, ovviamente, non potevano essere lasciati esposti al pericolo, in mezzo alla strada.
Ancora più grave è che, vista l’assenza di spazi idonei a garantire la sicurezza, genitori e scolari si sono visti costretti, loro malgrado, a non poter rispettare le distanze di sicurezza imposte dalle norme governative per il contenimento dell’infezione da “Covid 19”, ed anche, una volta aperti cancelli e porte del plesso, a non poter accedere in maniera scaglionata come previsto dalle circolari emanate dalle istituzioni scolastiche, con conseguente esposizione al pericolo di contagio.
Lo spiacevole episodio è stato segnalato al Numero Unico di Emergenza e, pertanto, i Carabinieri, prontamente giunti sul posto, si sono attivati al fine di garantire principalmente l’incolumità dei presenti, regolando il traffico veicolare che, anche a causa dell’intenso transito di veicoli pesanti, è fonte di particolare rischio e pericolo.
Nei prossimi giorni, sarà mia cura recarmi presso le competenti autorità al fine di sporgere regolare denuncia- querela per accertare le responsabilità di questo increscioso episodio e l’eventuale sussistenza di fattispecie di reato.
Con l’auspicio che non vi siano conseguenze sulla salute delle persone (genitori, alunni e insegnanti) loro malgrado coinvolte.
Renato Scopelliti