Aristide Bava
SIDERNO – I lavoratori di Locride Ambiente (la struttura che gestisce la raccolta dei rifiuti urbani a Siderno, e in molti altri comuni della provincia di Reggio Calabria) aderenti alla Cobas, hanno dato vita, ieri mattina, ad una manifestazione di protesta che si è tenuta sul Corso della Repubblica , all’altezza della sede amministrativa della società. I motivi sono stati spiegati in una nota diffusa da Nazzareno Piperno, coordinatore provinciale Slai Cobas che ha espresso anche la sua amarezza “per non essere riuscito a partecipare ad un contraddittorio con Locride Ambiente”. La scelta di far incrociare le braccia ai lavoratori iscritti al suo sindacato è arrivata – dice il sindacalista “Di fronte all’ostinato rifiuto a qualsiasi confronto o dialogo con la parte sindacale. Quindi, essendo difficile perfino avere un interlocutore della parte aziendale, l’unica possibilità è quella di usale le maniere forti. Per questo motivo questa organizzazione sindacale ha organizzato una giornata di sciopero”.. “Le ragioni poste alla base dello sciopero – afferma nella nota Nazareno Piperno – poggiano sul ritardo nel pagamento delle somme spettanti ai lavoratori che ad oggi ammontano a ben due mensilità oltre al mancato pagamento della tredicesima e della quattordicesima dell’anno 2017 cui saranno da aggiungersi la mensilità di giugno 2018, ormai in scadenza, comprensiva della quattordicesima 2018″. La protesta non si ferma quì. ” A ciò c’è da aggiungere – dice ancora Nazzareno Piperno – il mancato pagamento dei buoni pasto e di un ulteriore elemento retributivo denominato Egr”. Nella sua nota, abbastanza lunga il sindacalista dello Slai Cobas ripercorre le vicende tra i lavoratori e l’ azienda, ricorda anche i precedenti ritardi dei pagamenti ed evidenzia le difficoltà economiche dei lavoratori accusando Locride Ambiente di tenere “un atteggiamento ostile tanto che appare “sorda alle richieste che il sindacato avanza nell’interesse dei lavoratori” e rifacendosi ad un incontro in Prefettura afferma che Locride ambiente “ha preferito inviare un delegato che è rimasto arroccato dietro le disposizioni impartite dal gruppo dirigente che non ha voluto essere presente alla riunione”. Piperno giustifica la necessità dello sciopero è stato necessario poiché “l’azienda non ha tenuto in considerazione le più che legittime rivendicazioni dei lavoratori”. La manifestazione di protesta di ieri ha portato tutti i dipendenti iscritti al sindacato Cobas di non lavorare. Locride Ambiente ha comunque precisato che il servizio nei vari comuni si è egualmente svolto grazie all’impegno dei lavoratori che non hanno partecipato allo sciopero anticipando che la tredicesima e la quattordicesima dell’anno 2017 sarà pagata in quattro quote come “previsto nell’accordo sottoscritto dalle sigle sindacali firmatarie del contratto” e che il mese di maggio “è stato pagato” mentre la mensilità di giugno “sarà correttamente versata alla scadenza”, così come la quattordicesima 2018.