Comincia a dare i suoi frutti la battaglia che ha fatto l’ Osservatorio ambientale per il Diritto alla vita, finalizzata a stimolare il consumo dell’acqua dei rubinetti ed evitare, dove è possibile, che, anche sotto l ‘aspetto economico l’uso dell’acqua imbottigliata, influisca, piu’ del dovuto, a pesare sulla spesa giornaliera delle famiglie. Natale Amato, uno dei principali responsabili dell’ Osservatorio, in atto presieduto da Arturo Rocca, che già da anni si è interessato, con gli altri esponenti dell’importante struttura, di questa delicata problematica ha tenuto a dare notizia che “dopo circa un anno e mezzo di pressioni, iniziate già durante il periodo di gestione commissariale, finalmente è arrivato un atto concreto ed incoraggiante da parte dell’ attuale Amministrazione Comunale di Siderno. Grazie infatti all’interessamento del vicesindaco Anna Maria Romeo – scrive Natale Amato -, è stato concretizzato l’appalto e la prossima settimana si dovrebbe già sapere quale laboratorio si aggiudicherà l’appalto per le analisi delle acque potabili erogate dalle fontanine site in Siderno Superiore”. Non è un caso se Amato fa riferimento a Siderno superiore. Proprio nel centro storico sidernese, infatti i commissari prefettizi che hanno preceduto l’attuale amministrazione a guida di Pietro Fuda, dove ancora sono presenti numerose fontanine pubbliche, avevano fatto affiggere, l’estate precedente , – presso le predette fontanine – un’ordiinanza che vietava l’uso domestico dell’acqua dei rubinetti. Il cartello, abbastanza generico era stato accompagnato solo da un’analoga pubblicazione on line dell’ordinanza. Ovviamente tra i cittadini dell’intera comunità, era subito serpeggiata un certa apprensione e molte segnalazioni preoccupanti erano arrivate allo stesso Osservatorio ambientale che si era mosso subito per richiedere opportune analisi sull’acqua sidernese. Le analisi vennero fatte da una struttura privata specializzata che diede le prime rassicurazioni sulla salubrità del prezioso liquido. L’osservatorio già allora, comunque chiese che le analisi venissero fatte con una necessaria periodicità dalla stessa amministrazione comunale , per come d’altra parte prevede la legge, anche per tranquillizzare ulteriormente la cittadinanza e stimolare l’uso dell’acqua sidernese che risulta di buona qualità. Adesso la questione è stata ripresa e, finalmente, sarà avviata a soluzione. E’ bene, comunque aggiungere – come precisa lo stesso Natale Amato – che già le prime indicazioni “pubbliche” sono state positive perché la stessa Azienda Sanitaria provinciale che ha provveduto a fare delle analisi straordinarie ha dichiarato che l acqua è buona. Al Comune toccherà ora fare le sole analisi di routine, e tranquillizzare l’intera cittadinanza sull’uso dell’acqua degli stessi rubinetti. L’ Osservatorio ambientale insiste, in ogni caso, sulla opportunità di utilizzare l’acqua locale ” come risorsa gratuita, da preservare e consumare con parsimonia” e si sta attivando per dar vita al singolare progetto “Acqua in piazza” per far, addirittura, tornare i cittadini ad approvvigionarsi presso le fontanine pubbliche , finanche per far rivivere, in particolare nei centri storici, quel tipo di socialità d’altri tempi, che in molti rimpiangono anche se è stata fortemente superata dall’odierna realtà e dal consumismo imperante.

Aristide Bava

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