Siderno – il primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di stasera (foto) era relativo all’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica per dei lavori di “Riqualificazione e ampliamento del Tennis Club Siderno”, progetto necessario ai fini dell’approvazione del vincolo preordinato all’esproprio e adozione della variante allo strumento urbanistico. Sul punto c’è stata davvero grande bagarre, tanto che la seduta, ad un certo punto, è stata anche “sospesa” proprio per consentire un confronto tra i consiglieri comunali che compongono la maggioranza consiliare. La discussione è stata “aspra”, con punte di acceso antagonismo, ma alla fine il deliberato è passato per 7 voti favorevoli contro 6 contrari  e due astenuti (non si sono espressi per ragioni di opportunità).  Risultavano assenti i consiglieri Cataldo ( Lista Volo) e Sgambelluri (Pci). Ma in sostanza cosa si è deciso ? Accanto ai due campi da tennis già esistenti sul lungomare e gestiti dal Tc Siderno, in base a tale progetto, se ne prevederà un altro per la cui realizzazione sarà però  necessario  utilizzare un apposito finanziamento. Non è stato specificato bene da dove si attingerà questo finanziamento. L’area indicata, per far capire meglio ai lettori,  è quella dove attualmente sorge lo scheletro dell’ex pastificio Cataldo. Immobile,  giacente da decenni in condizioni degradate, negli anni 70 era andato distrutto a causa di un incendio. Lo stesso  dovrebbe essere prima demolito e successivamente sul suolo ottenuto, dopo apposita opera di bonifica (l’area è invasa da lastre di eternit) dovrebbe essere costruito un altro campo da tennis. I consiglieri di Forza Italia Pietro Sgarlato e Vincenzo De Leo nel dichiararsi anche loro favorevole alla bonifica della suddetta area  hanno contestato il modo con cui  tale punto è stato portato all’ordine del giorno  senza una preventiva discussione politica che comunque, per i due,  sarebbe stata auspicabile vista la rilevanza dell’argomento. Inoltre, per Sgarlato, la suddetta opera  non risulterebbe inserita  in nessun piano gestionale e soprattutto mancherebbero le coperture finanziarie per un investimento complessivo di circa 750.000 euro che peraltro, almeno al momento, l’Ente non potrebbe sostenere in quanto ancora non è uscito ufficialmente fuori dal dissesto economico-finanziario. A prendere la parola è stato quindi il consigliere comunale del Pd Carlo Fuda che, con toni particolarmente accesi, ha invitato tutti i consiglieri comunali ad assumersi  tutte le eventuali responsabilità giacchè la stessa- ha dichiarato Carlo Fuda- dovrà  superare anche l’esame  futuro della Corte dei Conti. “Questo progetto sicuramente non servirà a  rilanciare il lungomare che risulterà così “ingessato” per il definitivo rilancio turistico-economico della città jonica. “Sul lungomare servono attività turistico ricettive che diano prospettive di sviluppo, occupazione e benessere per tutta la comunità sidernese. Per Carlo Fuda, un campo da tennis “ubicato proprio al centro del lungomare non avrebbe alcun senso visto che sarebbe più funzionale utilizzare altra area del comune magari vicino ad altre strutture sportive preesistenti. Il piddino Carlo Fuda ha poi chiesto ad eventuali consiglieri comunali, allo stato direttamente o indirettamente  imparentati con alcuni membri del consiglio direttivo del Tennis Club, di astenersi dalla votazione anche per una questione d’ opportunità anche per non ingenerare nei cittadini il dubbio su potenziali conflitti d’interesse. A quel punto il consigliere di Fattore Comune Giuseppe Oppedisano chiedeva la sospensione dei lavori. Dopo 20 minuti d’attesa arrivava la votazione finale. Sette voti favorevoli ( il sindaco Pietro Fuda, il presidente del cons.com. Paolo Fragomeni, Giuseppe Oppedisano,Rita Commisso, Agostino Baggetta (Fattore Comune), Giuseppe Figliomeni e Gianluca Leonardo. Astenuti Francesca Diano e Vincenzo Meleca. Voti contrari (Carlo Fuda, Salvatore Pellegrino, Alessandro Archinà, Gabriella Boccuti, Vincenzo De Leo, Pietro Sgarlato). Tra il pubblico qualcuno mugugnava adducendo anche ulteriori rapporti di parentela (tutti da verificare ) tra politici che hanno votato la delibera e attuali consiglieri rientranti nell’organigramma del Tc Siderno . Le polemiche sicuramente non mancheranno. Il tutto, lo ricordiamo, mentre dovrebbe essere ormai imminente la decisione del Ministero dell’Interno chiamato ad esprimersi all’esito di una apposita relazione predisposta nei mesi scorsi dalla Commissione d’accesso inviata al Comune dal Prefetto di Reggio Calabria, dott. Michele Di Bari.

Antonio Tassone