Aristide Bava
SIDERNO – Una delegazione del Comitato pro Casa della salute, che anche oggi febbraio sarà all’esterno dell’ex ospedale di Siderno per manifestare finalmente nei giorni scorsi è riuscita a incontrare il responsabile del Distretto sanitario dott. Domenico Carbone che ha dato la propria disponibilità a un confronto sui servizi attualmente attivi e sulle cose ancora da fare. Il confronto si è sviluppato su tutte le dinamiche della sanità nella Locride, ed ha registrato una buona convergenza di vedute sul da farsi. Il Comitato ha consegnato a Carbone un documento con il quale ha illustrato quali dovrebbero essere i servizi che si auspica saranno garantiti dalla Casa della salute. La doccia fredda, per il Comitato, è arrivata, però, quando – riferiscono i portavoce del Comitato Sasà Albanese e Francesco Martino – abbiamo appreso di un possibile trasferimento imminente del dott. Carbone, notizia questa che ha in qualche modo pregiudicato la possibilità di tracciare un percorso pratico di atti concreti per implementare, nell’immediato, alcuni servizi dell’ospedale». Resta da vedere, adesso, hanno aggiunto Albanese e Martino, se realmente il dott. Carbone sarà trasferito e se si potrà continuare il confronto con lui o con chi prenderà il suo posto. «A noi interessa in primo luogo – hanno detto – sollecitare e ottenere azioni immediate».

Il Comitato ha comunque fatto il punto della situazione oggi esistente all’ex ospedale , dove funzionano un certo numero di laboratori, un centro prelievi e la Radiologia. «Ma gli ambulatori – scrive il Comitato – ricevono visite con prenotazioni troppo lunghe, perché sono scollegati tra di loro. I medici di base non hanno le risposte che cercano e alla fine inviano i pazienti in ospedale a Locri, intasandolo». Da qui la necessità di mantenerne l’esistenza, «ma facendoli funzionare in un sistema integrato in cui è il bisogno del paziente al centro. È la sanità territoriale – aggiunge il Comitato – che deve muoversi intorno al paziente». Quindi una specie di vademecum con le funzioni che dovrebbe avere la Casa della salute, che dovrebbe essere in grado di: 1) assistere il paziente cronico con poliambulatori specialistici che sono di supporto al medico di medicina generale; 2) ridurre gli accessi al Pronto soccorso ospedaliero di Locri (che significa affrontare le urgenze di natura ambulatoriale, quelle comunemente definite codici bianchi); 3) accogliere le cosiddette “dimissioni protette” dagli ospedali, integrandone il Percorso diagnostico terapeutico a domicilio (che significa proseguire le cure a domicilio in un sistema di continuità assistenziale, utilizzando di volta in volta personale infermieristico, di fisioterapia etc); 4) Effettuare programmi di prevenzione per la popolazione generale (vedi prevenzione delle malattie cardiovascolari, e programmi di screening per i tumori); 5) offrire un consultorio di i livello con Ostetricia ambulatoriale; 6) mantenere il servizio Serd; 7) mantenere il servizio vaccinale , ampliandone gli spazi e la fruizione; 8) mantenere la Medicina del Lavoro e istituire la Medicina dello Sport; 9) prevedere la compiuta realizzazione e funzione dei 10 posti letto per malati terminali, altrimenti detto Hospice; 10) comprendere anche la figura professionale dell’assistente sociale; 11) ritorno delle Commissioni mediche a Siderno; 12) creazione di posti letto territoriali (Ospedale di comunità gestito da Mmg e infermieri, per i disturbi del comportamento alimentare, per la dialisi, per la disabilità mentale 13) istituzione della Uccp (Unità complessa di cura primaria), per garantire assistenza 24h con specialisti ambulatoriali e presenza del Servizio sociale del Comune). Tali punti, specifica il Comitato, non vanno intesi come diverse priorità , ma come punti che formano un cerchio quindi di uguale peso e valore.
Secondo le linee guida riconosciute, la Casa della Salute deve contenere tre Aree: pubblica, clinica e dello staff, con diverse funzioni ma con l’obiettivo di fornire facilità di accesso e utilizzazione da parte del cittadino utente. «Il presidio sanitario sidernese – è la conclusione del Comitato – deve pertanto, essere un punto di riferimento dell’assistenza territoriale e la figura del medico di medicina generale/ pediatra di libera scelta è ovviamente parte principale di questo progetto che potrebbe prevedere anche la possibilità di studi medici associati».
Vedremo, intanto, se in occasione del nuovo sit-in di oggi , il decimo , ci saranno novità.

nella foto una delle precedenti manifestazioni