Ci risiamo, il caldo aumenta e i disagi dovuti agli insopportabili miasmi provocati dall’impianto di TMB di Siderno, si rendono insopportabili, soprattutto per chi vive in prossimità della zona dove l’impianto è ubicato. Sentiamo strombazzare sui media locali di riunioni tecniche annunciate come risolutive del problema, ma nei fatti la situazione va sempre a peggiorare. E’ ora di dire basta! E’ ora di PRETENDERE dagli organi preposti il rispetto della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto e una manutenzione eccellente. Se l’impianto è stato costruito per poter trattare fino a un massimo di 130 tonnellate di rifiuti al giorno, non può trattare oltre 200 di tonnellate giornaliere come sta avvenendo da mesi, per soddisfare i desiderata della Città Metropolitana. Se in virtù di quella stessa capacità tecnica dell’impianto, piuttosto che consentire il conferimento a 42 comuni come da prescrizioni, si permette che a conferire giornalmente i comuni siano oltre 53, perché la Città Metropolitana è in campagna elettorale. Se il biofiltro va sostituito e va sostituito entro un determinato periodo, non serve prendere tempo gettando fumo negli occhi alla cittadinanza, procedendo con un inutile ribaltamento del biofiltro stesso ormai esausto. Se le vasche di decantazione del depuratore sono a cielo aperto, invece di essere debitamente coperte, le insopportabili emissioni odorigene sono il minimo che possa succedere. Alla commissione prefettizia che organizza incontri con i tecnici della Città Metropolitana, invitando solo qualche suo amichetto, anch’esso in campagna elettorale, proporrei di alzare la voce e battere i pugni su quei tavoli a loro tanto cari e a svolgere il ruolo che gli compete: far rispettare le Regole e non farsi tirare dalla giacchetta ora dal sindaco metropolitano, ora dalla prefettura amica di quel sindaco. E se la scusa è l’emergenza rifiuti, si sbrigassero a mettere a regime le discariche di servizio di Sambatello e di Melicuccà, piuttosto che consentire ai loro amici di conferire a Siderno quantità di rifiuti inaccettabili per la capacità dell’impianto e a piccoli comuni di conferire quanto e più di un comune dalle dimensioni molto più grandi, sol perché, magari siedono al desco metropolitano…

Antonella Avellis fb