R. e P.

COMUNICATO STAMPA

LOCRIDE AMBIENTE SPA

 

Oggetto: L’infondata e pretestuosa diffida a Locride Ambiente Spa dalla CGIL/FUNZIONE PUBBLICA

 

Capita che la voglia di lasciare tutto al caso, quando si fa la cosa giusta e questa non viene considerata, arrivi. Ma il caso non è contemplato nella filosofia di lavoro di Locride Ambiente Spa, anzi esso rappresenta l’antitesi dei principi e dei valori praticati, costantemente e senza bisogni di sollecitazioni, dalla Società.

Certo, quando sul tavolo dei dirigenti arriva una lettera di diffida da parte della Federazione Lavoratori della Funzione Pubblica della Cgil, sindacato che, per storia, formazione e uomini, ha una credibilità assoluta, il senso di sbigottimento e di sorpresa in negativo è legittimo, ma è contestuale il desiderio, anzi l’impegno di chiarire i contenuti del confronto attivato e ribadire la propria immunità a comportamenti biechi e contrari a quella che è  una morale di impresa.

La FLDP/CGIL, in una nota a firma di Patrizia Giannotta, inviata per conoscenza, tra gli altri destinatari, anche al Signor Prefetto di Reggio Calabria, in data 5 aprile ha diffidato Locride Ambiente, affinché si provvedesse a dotare il personale del cantiere di Rosarno di tutti i dispositivi – in primis mascherine di tipo FFp2 ed FFp3- necessari per adempiere alle loro funzioni. Nella lettera, dai toni peraltro perentori, si chiedeva di sanificare i locali dello stabilimento. Veniva ribadito che la responsabilità  della tutela della salute dei lavoratori è del datore di lavoro, in collaborazione con i medici. Inoltre si evidenziava un altro obbligo dei datori di lavoro: quello di informare di ogni situazione i dipendenti. La lettera di diffida si concludeva con la richiesta, anche questa perentoria,di provvedere al pagamento degli stipendi.

La nota del 5 aprile era stata anticipata da un’altra missiva  con sola destinataria Locride Ambiente, con la quale si ricordava alla Società di  organizzare con assoluto rigore il lavoro dei collaboratori. A tal fine veniva richiamato il protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento del virus Covid 19 negli ambienti di lavoro.

Si ricorda che 5 giorni dopo, cioè il 19 marzo 2020, veniva sottoscritto un protocollo di intesa tra Utilitalia, Cisambiente, LegaCoop Produzione e Servizi, A.G.C.I Servizi, Confcooperative, FISE ASSOAMBIENTE e le sigle sindacali Cgil,Cisl, Uil e Fiadel. Lo scopo dell’intesa era ed è tutelare i lavoratori. A quel documento Locride Ambiente aveva manifestato la propria condivisione.

Alla diffida del 5 aprile ha fatto seguito la risposta della Società, che in data 6 aprile ha rispedito le accuse al mittente, giudicando la diffida pretestuosa, ma soprattutto infondata.

Locride Ambiente ha chiarito che per tempo le procedure di protezione erano state predisposte e avviate per tempo e che la Società, rispettando tutti gli standard previsti, aveva osservato tutte le prescrizioni. In particolare dopo il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e il varo del Decreto Legge numero 6 del 2020.

Quanto allo stipendio, veniva ricordato che il personale in forza al cantiere di  Rosarno è stato regolarmente pagato. Non ci sono, pertanto, ritardi.

Insomma, le accuse sono state rispedite al mittente, ma l’amarezza nel constatare una grave disinformazione nasce.

Si capisce che dietro la sortita della dottoressa Giannotta ci sia una ratio, individuabile in un commento quanto meno inopportuno ad un post su FB del sindaco di Rosarno, Dottore Idà, da parte di un dipendente della società. Nel commento si asseriva le difficoltà di questa Società a garantire i dispositivi di sicurezza al personale. La situazione del dipendente è facilmente verificabile e, ove necessario, gli organi competenti potranno chiarire, carte alla mano, ogni aspetto della vicenda.

Quanto al post del sindaco, in esso si faceva riferimento alle assenze per malattie di un certo numero di lavoratori. Si chiarisce che la Società è perfettamente consapevole dei suoi specifici ed esclusivi doveri, tanto che la stessa ha allertato l’Inps, per i controlli del caso. Purtroppo l’Istituto di previdenza in questa fase emergenziale è letteralmente impedito nello svolgimento di tale compito, circostanza che può favorire la furbizia di qualcuno. Che, sia chiaro, non ha e non avrà mai il tacito placet di Locride Ambiente Spa a stare  a casa immotivatamente o perché tale situazione possa in qualche modo e per qualche immondo interesse tornare utile all’azienda.

Siderno, lì 10 aprile 2020

Locride Ambiente SpA

Ufficio Stampa