SIDERNO – Che sia una nota informativa “controcorrente” è fuor di dubbio, ma vista l’autorevolezza di chi la scrive è giusto prenderla nella giusta considerazione anche perchè se il suo contenuto è reale – e non abbiamo motivo di non ritenerlo tale – serve anche a sfatare i rituali “per sentito dire” che spesso sono piu’ dannosi dei problemi reali. In questo caso parliamo di treni, e piu’ precisamente di treni che percorrono la tratta jonica. Scusate se è poco, viste tutte le polemiche registrate negli ultimi anni. Ecco, dunque, l’esperienza, messa nero su bianco e raccontata da Gianni Gerace, presidente di Locride Ambiente , avvocato e professionista ben conosciuto nell’intero comprensorio della Locride che nei giorni scorsi per un impegno di lavoro a Lecce , a causa dell’inclemenza del tempo, volendo evitare il tragitto in auto, si è deciso a viaggiare in treno. “Alle 13.23 – scrive l’ Avv. Gerace – ho preso da Siderno l’intercity con arrivo a Taranto alle 19.07 Considerato che lavorare in viaggio mi permette di guadagnare tempo facendo passare velocemente il percorso e che negli ultimi anni ho viaggiato solo con le Frecce, quando ho visto la motrice e le vecchie carrozze ho subito pensato agli altrettanto vecchi scompartimenti a divano senza tavolino e prese per telefono e computer, con bagni sempre sporchi. Pensavo già di dover stare quasi 7 ore senza lavorare in ambiente poco confortevole; ed invece piacevolissima sorpresa! Poltrone singole e ben due scompartimenti con prese e tavolino di lavoro, vagone pulitissimo ed altrettanto ben tenuto il bagno, forse anche superiore come ampiezza a quello dell’Eurostar. Al ritorno, il giorno successivo, da Sibari, ho ripreso il treno; la tipica Littorina anni 70-80 ad unica motrice e ho pensato due cose: stavolta mi dovevo rassegnare ad un viaggio scomodo e a farmi venire a prendere a Catanzaro Lido considerando che la Littorina arrivava a Catanzaro alle 19.37 e l’altra partiva per Reggio alle 19.45. Anche questa volta sorpresa inaspettata: treno ben tenuto con poltrone singole, bagno pulito ed accettabile, arrivo puntualissimo e ripartenza comoda; in un’ora esatta ero a casa”. Le considerazioni del professionista “L’aspetto esterno è stato estremamente smentito dal contenuto interno e dalla cortesia e professionalità del personale tanto all’andata che al ritorno, tant’è che mi sono determinato a viaggiare in treno anche per quando mi recherò a Reggio o Catanzaro o addirittura per spostamenti locali come mi ha consigliato un collega salito a Roccella ( si sposta tra Locri e Roccella in treno ) dimostrando con una app scaricata sul palmare come sia possibile muoversi comodamente ed economicamente sulle rotaie. Certo tante cose vanno migliorate – aggiunge – Gianni Gerace – ma voglio riconoscere pubblicamente merito ai dirigenti e al personale delle Ferrovie che, in regime di risorse ridotte al lumicino, riescono a mantenere e garantire un servizio essenziale accettabile, comodo e sicuro; un passo avanti si è fatto anche con il nuovo treno regionale, molto confortevole a detta di chi ci viaggia ogni giorno”. Gianni Gerace, nella parte finale della sua lettera, spiega anche il perchè ha voluto evidenziare l’ aspetto positivo con sorpresa registrato, non mancando di dare anche alcune indicazioni per qualificare ulteriormente, a livello territoriale, la situazione: ” In definitiva il mio è un invito disinteressato a viaggiare in treno perché non è così male come si pensa sulla tratta locale e i treni sono ben tenuti e pure abbastanza frequenti; se a ciò si unisse un servizio navetta frequente con gli Uffici e le strutture sanitarie e commerciali del territorio ed i paesi interni avremmo in tal modo a costo esiguo, anche sulla ionica, una metropolitana e un servizio bus cittadino che incentiverebbe lo spostamento lungo la fascia a tutto beneficio del commercio e del turismo. Rafforzando l’utenza il servizio migliorerà sempre più a vantaggio dell’ambiente e della collettività essendo un servizio pubblico indispensabile

Aristide Bava