11037764_10205189283124770_8063080671295891469_n11046457_10205189278804662_1118713008411276270_nSIDERNO – Una delle novità piu’ importanti che andranno a caratterizzare la ormai imminente competizione elettorale di Siderno sarà la massiccia presenza, nelle liste dei vari partiti, di rappresentanti del gentil sesso. La nuova normativa prevede,infatti, che ogni lista dovrà annoverare almeno il 40% di donne tra i suoi candidati. Il che significa, visto che il consiglio comunale di Siderno sarà composto da sedici consiglieri piu’ il sindaco, che ogni lista dovrà avere almeno sei candidate donne, Conti alla mano se è vero che saranno presentate otto liste a supporto dei tre candidati a sindaco ( quattro per il centrosinistra, due per il centrodestra e due per la civica “volo”) si prevedono, dunque almeno 48 candidate donne e visto che qualche lista avrebbe anche qualche candidata in piu’ rispetto alla percentuale obbligatoria è facile arguire che si potrebbe arrivare e superare il numero di cinquanta. E’ un vero record anche in considerazione che nelle precedenti tornate elettorali il numero delle donne candidate è sempre stato molto basso. Ma vediamo, sulla base delle indiscrezioni che abbiamo avuto , chi sono le donne che hanno già ufficializzato la loro candidatura. Partiamo dal Pd che, peraltro, è gestito a Siderno proprio da una donna ovvero Maria Teresa Fragomeni che come segretaria politica del partito già da tempo  ha curato di assicurasi la presenza in lista di un folto gruppo di rappresentanti del gentil sesso. Assieme a lei saranno, infatti, candidate certamente  Gabriella Boccuti, già consigliere comunale, Giusy Massara, Anna Maria Felicità, Laura Rullo e finanche Anna Romeo, anch’essa già consigliere comunale e rappresentante del partito socialista adesso inclusa nella lista Pd. Sarebbero queste le sei candidate del Pd non escludendo, comunque, qualche altra possibile candidatura “rosa”. Chi ha già “chiuso” le sue rappresentanze femminile è anche Mimmo Panetta, responsabile locale di Sel,  con la sua lista “Human Factor”. Con lui ci saranno la docente Rita Commisso, l’ avv. Teresa Ferraro, la commercialista Teresa Macri’, la dott.ssa Mariella Pianta, la dott.ssa Stephanie Simone, nonché Teresa Panaia. Il Cd di Pietro Fuda annovererà tra le sue candidate la docente Maria Elvira Brancati, l’avv. Caterina Origlia, già responsabile dello sportello antiviolenza, Francesca Diano e Alessia Ferraro. Fuda dovrebbe completare la sua quota rosa con l’avv. Bianca Gerace e la docente Rosanna Bolognino. A completare la coalizione di centrosinistra c’è  il movimento “Siderno Libera” che si è già assicurato la presenza nella sua lista dell’ avv. Annunziata Galluzzo, Serena Iannopollo, Gabriella Caridi, Wanda Mittica ed ha nel mirino, come ci anticipa uno degli autorevoli rappresentanti del movimento, altre due o tre figure di prestigio che dovranno sciogliere ogni riserva in questi giorni. Per quanto riguarda il centrodestra Pietro Sgarlato ha già incassato l’adesione della giovane Loretta Brullo, figlia di Enzo coordinatore locale dell’ Udc, di Maria Bizzantini , ben nota per la sua attività sociale, dell’ Arch. Analisa Zampano’, e delle imprenditrici Eliana Capogreco e Nadia Martelli. Un altro folto gruppo di rappresentanti del gentil sesso è ancora al vaglio dei rappresentanti dei partiti della coalizione che hanno ancora spazio per completare le due liste che si prevede presenteranno. Giuseppe Caruso, infine, con la sua coalizione civica “volo” ha anch’esso, se presenterà le due liste annunciate,  largo spazio per l’inserimento di donne. Intanto si è assicurato l’adesione di Ida De Beris, Laura Luciano, Grazia Beneducia e Rosalba Romeo. Ha già altre adesioni ma preferisce non svelare le carte anzitempo visto che per la presentazione delle liste c’è ancora da attendere sino alla fine di aprile. Le donne già annunciate costituiscono, comunque , una variegata  fetta della società sidernese e un buon numero di esse ha anche la seria possibilità di occupare uno scranno del consiglio comunale visto che la nuova normativa consente all’elettore di votare per due preferenze una delle quali obbligatoriamente deve essere un nominativo femminile. E, per la verità, contrariamente al solito, c’è già l’imbarazzo della scelta.

Aristide Bava