Impotenti, o quasi, abbiamo visto sparire parecchie cose importanti nel nostro territorio e nella nostra Siderno. Non stiamo ad elencarle: le conosciamo tutte ed enumerarle servirebbe soltanto ad accrescere il nostro sdegno per ciò che avevamo ed ora non abbiamo più. Non ci farebbe male comunque, ma non muterebbe per niente la nostra situazione. E’ il caso invece di riflettere e, per il futuro, cambiare atteggiamento. Crediamo sia arrivato il momento di non permettere più a nessuno di depauperarci di servizi, strutture e attrazioni che ci farebbero vivere meglio e favorirebbero serie possibilità di sviluppo economico e sociale. La diga sul Lordo, ad esempio, deve essere ripristinata. Deve essere riparato il guasto che ha costretto i tecnici a svuotarla e deve tornare ad essere invaso controllato e sicuro, in grado di facilitare la nascita di tutta una serie di servizi ed iniziative di pubblica utilità e di benessere economico. E su ciò, come su altri argomenti e problemi, saremo intransigenti. Ci rendiamo conto che non sarà facile perché costituiremmo una voce proveniente dalla zona meno ascoltata d’Italia e, già da abitudine consolidata, facilmente presa in giro e sistematicamente messa a tacere. Ma proprio contro ciò combatteremo con tutte le nostre forze coinvolgendo le amministrazioni del territorio su problemi che solo apparentemente potrebbero sembrare non riguardanti l’intero circondario. La diga sul Lordo, se ritornasse efficiente e fosse attrezzata a dovere con camminamenti ecologici, ristorantini tipici, piste per equitazione, società sportive di vela e canottaggio, pesca sportiva, localini accoglienti, terrazzi belvedere, ecc., non costituirebbe attrazione piacevole e volano di sviluppo economico per tutta la Locride? Pare che il guasto alla diga costerebbe oggi circa un milione di euro, o poco più, pare anche che il Ministero competente abbia i fondi per questo tipo di riparazioni ed interventi e pare addirittura che solo impedimenti burocratici, imputabili a strutture locali, ne impediscono l’impiego. Se questa è la situazione, e abbiamo motivo di credere che sia proprio così, noi del VOLO andremo fino in fondo, faremo di tutto per coinvolgere le amministrazioni locali vicine e punteremo i piedi finché la diga non sarà riparata, riempita ed attrezzata di tutto punto.
Il progresso e il benessere di una comunità nascono dalla ferma volontà dei suoi abitanti di avere ogni possibilità di sviluppo anteponendo il bene collettivo a quello personale.
Ufficio Stampa “VOLO”8089news