Riceviamo e pubblichiamo:

Il sindacato dei patronati Unsic di Siderno attraverso il suo Responsabile Sindacale, Antonio Commisso, esprime forte preoccupazione per il provvedimento che prevede la chiusura per il prossimo 7 di Settembre degli uffici postali della popolosa contrada donisi di Siderno.

La chiusura, che per tanti anni era stata sventata grazie all’impegno delle istituzioni locali, oggi si sta tristemente concretizzando.

Gli uffici postali di Donisi servono una fetta importante della comunità sidernese.  Contrade come Fossecalì, Gonia, Mirto, Ferraro e la grande Donisi si riversano quotidianamente presso gli uffici della periferia sidernese. Un servizio che va oltre le semplici prestazioni postali e che ha rivestito negli anni un vero è proprio presidio di carattere sociale.

Gli utenti, per la maggior parte anziani e non autosufficienti, riscuotono le prestazioni assistenziali e pensionistiche attraverso la sede periferica di Donisi, non potendo raggiungere le poste centrali, e la drastica chiusura creerà inevitabilmente un danno enorme alla fascia di sidernesi più deboli.

Dal nostro osservatorio privilegiato abbiamo assistito impotenti all’obbligo imposto dai governi centrali di domiciliazione su conti corrente e libretti di risparmio delle prestazioni pensionistiche di anziani costretti a fare dimestichezza con codici Iban, codici Pin e Password.

Oggi questi poveretti saranno costretti a vagare per la città alla ricerca di uno sportello operativo, con tutte le difficoltà per il trasporto da e verso casa.

È inaccettabile che i vertici di Poste Italiane adottino così drastici provvedimenti senza avvertire la necessità di confrontarsi con il territorio e le istituzioni comunali.

Un appello ai responsabili di Poste Italiane affinché si ravvedano e, compatibilmente con le esigenze aziendali, continuino ad assicurare un servizio fondamentale per molti cittadini.

Nella speranza che anche l’amministrazione comunale faccia la sua parte ci schieriamo dalla parte dei tanti cittadini bisognosi aderendo concretamente ad ogni manifestazione di dissenso che la comunità di Donisi vorrà intraprendere.

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