Se si vuole dotare la città di un nuovo svincolo del nuovo tratto di SS. 106 le spese per gli espropri dei terreni devono essere a carico del Comune. Il cantiere ormai è chiuso e, quindi, questa è la condizione posta dall’ Anas per dare alla città uno svincolo adeguato alle sue necessità. Questa in sintesi la risposta data al sindaco Pietro Fuda , a Roma, dai vertici dell’ Anas, a seguito di un incontro che il primo cittadino ha avuto per esprimere l’assoluta inadeguatezza dell’attuale svincolo aperto circa un anno e mezzo addietro quando venne inaugurato il tratto Marina i Gioiosa – Locri e prima ancora che venisse aperto, pochi mesi addietro, l’altro tratto “storico” ( quantomeno per per il lungo lasso di tempo che c’è voluto) da Marina di Gioiosa a Roccella. Nella sostanza se la richiesta fosse stata avanzata nei tempi dovuti il problema sarebbe stato già risolto ma, a quanto hanno riferito i responsabili dell’Anas, sul problema non è stata mai avanzata alcuna richiesta ufficiale. Con buona pace delle proteste che, da parte di cittadini e di alcuni partiti e/o movimenti politici ci sono state dopo le prime verifiche in seguito all’apertura dello svincolo. Abbiamo appena ieri riproposto il problema , dopo un imprevisto allagamento – verificatosi a seguito di una pioggia abbondante che si è riversata sul territorio della Locride – che ha ulteriormente confermato l’inadeguatezza dell’arteria. Un problema denunciato nel febbraio del 2014 , ma che come adesso apprendiamo non e’ stato preso in considerazione da nessuno anche se – è bene dirlo – appariva già da allora una doverosa necessità rendere giustizia alla città piu’ popolata ( e certamente tra le piu’importanti ) del comprensorio, dotandola di una strada adeguata e facilmente raggiungibile in entrata e in uscita. Tral’altro anche priva, almeno dall’interno del centro abitato di Siderno di appositi cartelli segnaletici. Una strada che, proprio per la precarietà delle sue condizioni continua a rimanere poco frequentata da, e per, Siderno sia dai cittadini locali che dai forestieri. Lo svincolo che divide la nuova SS.106 dal centro abitato, è scarsamente conveniente sia per la sua eccessiva lunghezza, a coloro che provengono da Locri o da Marina di Gioiosa, ma anche per la tortuosità del percorso anche pericoloso perché attraversa una zona abitata molto stretta. A ciò, come già detto, si aggiunge il fatto che, d’inverno, con la pioggia forte, come avvenuto domenica, c’è anche il pericolo di qualche improvviso allagamento. Uno svincolo, dunque, che oggi rimane completamente inutile. In ogni caso un problema che è necessario affrontare e possibilmente risolvere. Saputa la “novità” in sede Romana il sindaco Pietro Fuda è stato costretto a fare buon viso a cattivo gioco e, adesso, è impegnato a reperire la somma necessaria per pagare gli espropri che sono da premessa ai lavori per consentire all’ Anas di realizzare il nuovo tracciato visto che ha, almeno, strappato l’impegno che detti lavori siano a carico della stessa Anas. Fuda, interpellato in merito, assicura che c’è la farà in tempi brevi. Vedremo.

Aristide Bava

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