R. e P.

Alla luce delle affermazioni da parte del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, rivolgendosi alle aziende e ai lavoratori che, trovandosi in una situazione di crisi lavorativa, confermando che entro il quindici di aprile le CIG saranno pagate e tutti i dipendenti beneficiari avranno i soldi sul conto corrente, ritengo doveroso rivolgermi anch’io ai lavoratori che sono costretti a stare a casa, che è umanamente e tecnicamente IMPOSSIBILE che tutto questo accada.

Questo perché:

punto primo: il governo ha voluto attivare tutti gli istituti degli ammortizzatori sociali, quando, in caso di emergenza come quella che stiamo vivendo, bastava solo un’unica CIG per tutti i settori e con procedure molto semplificate. Questo comporta per noi CDL molto più tempo per studiare i vari decreti e le varie circolari da parte dell’istituto previdenziale e attivare molteplici procedure, quali accordi e informative sindacali.

Punto secondo: per poter procedere con l’inoltro delle domande della cassaintegrazione guadagni in deroga bisogna attendere l’attivazione della procedura da parte della Regione, che solo due giorni fa ha sottoscritto l’accordo con le parti sociali.

Punto tre: l’Inps non può pagare nessuna cassa-integrazione se prima non ha ricevuto i dati aziendali per quanto riguarda il mese di marzo, quindi bisognerà aspettare che gli studi dei Consulenti del lavoro elaborino il LUL, cosiddetta “busta paga” ed inoltrano i file all’istituto previdenziale.

Tutto questo sembra surreale ma, con grande sacrificio e responsabilità deontologica noi siamo e saremo sempre al fianco delle imprese e dei lavoratori.

Dott. Giuseppe Ascioti Consulente del Lavoro, Fiscale e Tributario