R. e P. 

Dopo l’ennesima insistenza, giusta e sacrosanta, da parte di un lavoratore con situazione familiare particolare, riguardo il mancato percepimento degli Assegni per il Nucleo Familiare in busta paga, mi corre l’obbligo, da Consulente del Lavoro direttamente interessato nonché padre di famiglia, di tentare di spiegare quello che sta accadendo.

In effetti, ma personalmente avverto da oramai parecchio tempo lo scudiscio della Pubblica Amministrazione sugli Intermediari del Lavoro, ma anche Fiscali, da quanto apprendo da Colleghi Commercialisti, l’Inps, con buona pace dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, ha scaricato sui Consulenti del Lavoro, l’ulteriore incombenza di verificare l’avvenuto riconoscimento dell’ANF al dipendente in quanto, in sede di presentazione della domanda on-line da parte dei Lavoratori interessati, che di solito avviene tramite Caf, la procedura telematica, istituita dall’Istituto da aprile 2019 in sostituta del metodo “cartaceo”, non genera un modello di ricevuta valida come titolo di accettazione della richiesta ma solo una comunicazione generica di avvenuta presentazione ed accettazione della domanda. È quindi il Consulente del Lavoro a dover controllare, ogni santo giorno, sul sito Inps, le domande risultanti ancora in sospeso, utilizzando una Utility che un ragazzino di 16 anni definirebbe “oscena” in quanto non consente di fare una ricerca ristretta solo ai casi sospesi dopodichè a  rendere edotto il dipendente di un eventuale diniego del riconoscimento oppure del riconoscimento degli importi spettanti e successivamente inserirli in busta paga oppure, come sunto di questa segnalazione, comunicare al Lavoratore che la pratica risulta ancora “In Istruttoria”.
Sicché, nella sezione del portale INPS dedicata agli ANF, ad oggi, 07 novembre 2019, non è ancora possibile scaricare gli importi degli ANF per richieste avanzate nei mesi di giugno e luglio 2019.

E’ bene precisare che le richieste ancora “In istruttoria” riguardano per lo più, su questo non posso che riferirmi alle pratiche di competenza del mio Studio, Lavoratori con situazioni familiari particolari quali: nuclei monoparentali, divorziati, separati o con figli portatori di handicap. Capite bene che proprio le famiglie più bisognose del sostegno, si trovano a vedersi mancare dallo stipendio, mensilmente, cifre che si aggirano sui 200-300 euro “netti” per la maggior parte dei casi.

Naturalmente, per tentare di rassicurare le famiglie di questi Lavoratori, non andrà perso nemmeno un centesimo di quanto spettante dal 01/07/2019 in quanto, sulla prima busta paga utile, ad autorizzazione ricevuta, andranno a percepire le somme arretrate.

Mi rivolgo, da Consulente del Lavoro nonché Cittadino innamorato di questa meravigliosa quanto violata terra, al Direttore dell’Inps di Locri affinchè segnali, ai livelli alti dell’Istituto, questa situazione insopportabile, che sta ingenerando delle grandi difficoltà ai lavoratori in quanto molti dipendenti si trovano a dover fronteggiare mutui e spese di particolare importanza per il proprio nucleo familiare con una capacità reddituale notevolmente ridotta.

Sempremente, esclusivamente ed insistentemente al solo fine di informare la collettività.

 

Cordiali saluti

Luigi Errigo